‘Bayrisch Gfrorns’: così viene chiamata dai bavaresi la Kulmbacher Eisbock, che si contende con il birrificio Schneider l’avventurosa nascita di uno stile unico. Consumata soprattutto nei mesi invernali, la Eisbock è una specialità molto scura e forte che deve la sua origine, secondo il suggestivo, ma credibile racconto del birrificio di Kulmbach, a una coincidenza fortuita risalente alla fine del XIX secolo. La leggenda racconta che durante una giornata invernale molto fredda, un apprendista sbadato aveva dimenticato di riporre in cantina delle botti di birra Bock, una birra forte a bassa fermentazione, lasciandole fuori tutta la notte. Al mattino, si accorsero che, a causa della bassa temperatura, queste erano scoppiate. Il mastro birraio, infuriato, per punizione fece bere all’apprendista distratto il liquido dal sapore intenso fuoriuscito dalle botti e la scoperta sorprendente fu che si trovò ad assaggiare un prodotto piacevole.

Un nuovo metodo

Il principio alla base di questa scoperta è quello della crioconcentrazione, fondato sul fenomeno che l’acqua ghiaccia prima dell’alcol. Il metodo produttivo delle Eisbock, non più così avventuroso come alle sue origini, ora consiste, avvalendosi di adeguati supporti tecnologici, nel congelare birre di buon grado alcolico (Bock e soprattutto Doppelbock) durante la fase di maturazione. Non appena l’acqua si è trasformata in ghiaccio, viene rimossa prelevando solo il concentrato di aromi, zuccheri e alcol. Questo processo permette di raddoppiare la concentrazione d’alcol di una birra classica, ma per ottenere un tasso alcolico più elevato il procedimento deve essere ripetuto due, tre, quattro e più volte. Nel contempo, più aumenta il tasso alcolico più diminuisce il prodotto ottenuto.

Una specialità da meditazione

Il risultato è una birra rara e pregiata caratterizzata da un buon tasso alcolico e da un sapore intenso e complesso, in cui vengono esaltati sia i pregi che, se il procedimento non è più che meticoloso, i difetti del prodotto iniziale. La Eisbock Kulmbacher in particolare arriva a 9,2 gradi alcolici. Ha colore scuro con riflessi rosso rubino e aroma dolce e fruttato con un finale amaricante appena accennato. E’ una perfetta birra da meditazione che si abbina a cioccolato fondente.