Zero alcol e sostenibilità

Per Birra Peroni queste le sfide attuali. Il direttore vendite Andrea Tortella ci parla anche del ruolo strategico del canale Horeca e degli investimenti sulla spina

di Giuliana Valcavi

«Il segmento no alcol ci vede impegnati in prima linea con investimenti importanti, basti pensare ai 20 milioni di euro impiegati in nuove tecnologie e impianti di dealcolizzazione presso gli stabilimenti di Bari e Roma – dichiara Andrea Tortella, direttore vendite di Birra Peroni. – Questo ci permetterà nel breve periodo di aumentare la capacità produttiva e sul lungo di raggiungere quota 20% di prodotti no alcol nel nostro portafoglio, uno degli obiettivi della strategia di sostenibilità del gruppo Asahi, di cui siamo parte. Ma i nostri investimenti non si fermano alla produzione e comprendono anche la comunicazione, che nel caso di Peroni Nastro Azzurro 0.0% riflette il posizionamento premium del prodotto. Ne è un esempio la partnership con il Team Aston Martin Aramco Cognizant Formula One, una partnership in grado di garantire altissima visibilità a questa referenza su scala globale».

Quali le aspettative in un segmento che ci si aspetta decolli, ma in effetti continua a rappresentare una nicchia di mercato?

È vero che questo segmento al momento rappresenta una nicchia di mercato, ma continueremo ad investirci perché per noi di Birra Peroni questo non è solo un modo di intercettare nuovi trend di consumo, ma soprattutto un modo per continuare a promuovere un consumo responsabile, una priorità all’interno della nostra strategia, offrendo alternative no-alcol ai consumatori.

La sostenibilità mi sembra appaia chiaramente nei vostri programmi. In quali aree vi concentrate e con quali iniziative?

La sostenibilità è al centro delle nostre strategie aziendali e il nostro impegno in questa direzione è riassunto nel piano Legacy 2030. Parlando di sostenibilità ambientale ci siamo dati obiettivi ambiziosi in vari ambiti: raggiungimento delle zero emissioni nei nostri siti produttivi entro il 2030, riduzione del consumo di acqua nel processo produttivo, il ricorso al 100% al packaging riutilizzabile o riciclabile e la coltivazione sostenibile delle materie prime. Su quest’ultimo punto, grazie al lavoro con tutti i nostri partner della filiera agricola, abbiamo dato vita all’innovativo progetto di tracciabilità in blockchain del malto 100% italiano per il brand Peroni. Inquadrando il QRcode sul collarino della bottiglia, i consumatori possono scoprire il percorso degli ingredienti della birra che stanno sorseggiando in quel momento. In termini di sostenibilità sociale, il consumo responsabile è una delle aree in cui stiamo agendo, ma stiamo lavorando molto anche sul tema della diversity, equity ed inclusion.

In che misura quindi tenete conto della parità di genere? Tra l’altro, proprio di recente avete ottenuto il riconoscimento di Top Employer. Alla parità di genere e alla valorizzazione delle diversità e dell’inclusione abbiamo dedicato un vero e proprio manifesto, #ShineAsYouAre, nato grazie al contributo diretto dei dipendenti che hanno partecipato alla sua definizione. Nello specifico, sul tema della parità di genere, stiamo lavorando su vari fronti per essere sicuri di non trascurare nessun aspetto: la formazione, lo sviluppo ma anche la parte di talent acquisition. L’obiettivo ultimo è di raggiungere la parità di genere nei leadership team entro il 2030.

Vostra ultima novità, oltre a Peroni Non Filtrata, Peroni Nastro Azzurro Stile Capri. A chi si rivolge e perché la scelta di una bottiglia chiara che potrebbe presentare qualche problema di conservazione del prodotto?

Con Peroni Nastro Azzurro Stile Capri facciamo il nostro ingresso nel segmento delle easydrinking, un segmento in crescita nel nostro mercato. Stile Capri è una lager leggera e dissetante, perfetta per l’aperitivo. Abbiamo scelto una bottiglia trasparente per valorizzare il colore luminoso e distintivo di questo prodotto, ma non c’è da preoccuparsi per la sua conservazione! La qualità del prodotto è una condizione imprescindibile in Birra Peroni e infatti i nostri mastri birrai hanno utilizzato uno speciale tipo di luppolo per Peroni Nastro Azzurro Stile Capri, un luppolo non sensibile alla luce solare, che permette alla birra di non ossidarsi e di mantenere intatti qualità e gusto. Stile Capri è sostenuta da un ricco piano di comunicazione tra TV, eventi, attivazioni dei punti vendita e social media.

Infine, quali i progetti in ambito Horeca? Come intendete sviluppare nei prossimi mesi il rapporto con distributorie punti di consumo?

L’Horeca è stato e resta per noi un canale strategico perché qui si costruiscono le marche e le occasioni di consumo e in momenti complessi come quelli che stiamo vivendo è più importante che mai stabilire una comunione di intenti tra industria, distributori e punti vendita. Considerando l’incertezza che si respira sul fronte consumi, riteniamo cruciale continuare a investire sulle marche ed è quello che nel corso dell’anno faremo nel canale con Peroni Nastro Azzurro e Kozel, i nostri due brand premium. Siamo infatti fermamente convinti che la premiumizzazione dell’esperienza Horeca sia una delle chiavi di successo oggi e in futuro e in questa direzione lavoreremo anche sulle innovazioni per rispondere ai trend più vincenti del mercato e offrire ai consumatori quello che cercano. Anche la premiumizzazione del servizio verso i nostri partner distributori, punto di consumo e consumatori sarà una delle nostre grandi priorità: sappiamo quanto il livello di servizio sia importante per tutta la filiera e stiamo investendo in questa direzione con un occhio particolare al mondo spina.