La tua attività è formata da persone e ognuna di queste dovrebbe adempiere al suo compito nel miglior modo possibile. Tuttavia stabilire se un tuo collaboratore apporta davvero ricchezza o genera enormi danni non è così semplice da stabilire.

Se hai letto la mia rubrica nel precedente numero de “Il Mondo della Birra” allora saprai già che le minacce che si nascondono tra il tuo staff sono tre:
Scollaboratore
Buco camuffato
Dipendente terrorista

Voglio tu comprenda con estrema chiarezza che il danno arrecato da queste figure è incalcolabile. Per questo mi auguro che tu abbia letto l’articolo precedente e abbia scoperto se tra il tuo personale si nascondono “Dipendenti Terroristi”. In caso contrario rimedia in fretta e procurati il vecchio numero.

Il caso del “Buco Camuffato”

Oggi proseguiamo il nostro percorso parlando del “Buco Camuffato”.

Il buco camuffato è colui che pensiamo stia svolgendo un determinato compito ma in realtà non lo sta facendo. Bensì soddisfa il nostro bisogno di sapere che lo stia facendo.

Voglio fare un paio di esempi pratici per essere più chiaro.

Ti sarà capitato di aver dato indicazioni a un tuo cameriere di proporre ai tavoli un determinato piatto o un dessert sulla base di una tua precisa scelta o per esigenze della tua cucina.

Avrai a menu dei piatti di cui vai particolarmente orgoglioso e desidereresti che il tuo cameriere ne elencasse le qualità, le caratteristiche, l’unicità o che venisse servito in un determinato modo.

Magari questo cameriere ti risponde in maniera convinta che provvederà come hai richiesto: «Perfetto», «Va bene! », «Tutto chiaro, ci penso io!».

Dopodiché, per qualsivoglia motivo, sia essa timidezza, pigrizia, negligenza oppure poco rispetto del tuo ruolo, non esegue quanto richiesto.

Apparentemente la giornata lavorativa si chiude senza problemi, nessuna emergenza, nessun campanello d’allarme.

Eppure qualcosa è successo!

Penalizzazione in termini economici e di immagine

Non aver rispettato le tue indicazioni, le tue procedure, le tue richieste fa sì che il tuo locale ci rimetta, in termini economici e di immagine.

Vediamo caso per caso:

In termini economici non vendere piatti su cui hai marginalità più alte oppure non tentare una vendita di up-selling significa che stai incassando meno.

Non solo, c’è un secondo enorme danno. Stai pagando uno stipendio e una buona dose di contributi e tasse senza che tale esborso corrisponda ai benefici economici che dovrebbe.

Prova a ragionare su quale sia mensilmente il valore economico combinato di questi due fattori. Ora moltiplicalo per un anno.

Impressionante vero?

In termini di immagine, un cameriere che non rispetta le tue indicazioni finisce per sminuire (o comunque non valorizzare) il tuo locale.

Se la tua pizza, il tuo filetto di carne, la tua carta vini ha delle caratteristiche che lo rendono unico è bene che il cliente lo sappia.

Se hai scelto che il servizio abbia determinate caratteristiche, coerenti con il tipo di locale che desideri avere, e le tue richieste non vengono eseguite, il cliente porterà via con sé un ricordo, una sensazione, un’idea errata del tuo ristorante.

Ancor peggio, se lo stesso cliente vive situazioni diverse perché la prima volta lo serve un cameriere competente e una seconda volta il “Buco Camuffato”, rimarrà estremamente deluso.

Ricorda, ogni volta che perdi un cliente il danno devi calcolarlo nel lungo periodo e moltiplicarlo per quante volte quella persona si metterà a sedere dalla tua concorrenza invece che da te.

Non puoi permetterti che qualcuno ti racconti di eseguire le cose come da te richiesto e poi non avviene.

Valutazioni

Hai nella tua squadra qualcuno che sta facendo un lavoro ma che in realtà non lo fa?

Pensaci, osserva, confrontati, ma soprattutto MISURA!

Sì, perché i numeri non mentono e i KPI (Indicatori chiave di prestazione) sono l’unico antidoto per curare questo male. Sappi che puoi misurare tutto.

Devi assolutamente creare un cruscotto da dove controllare e valutare l’andamento della tua squadra.

Il tuo lavoro da imprenditore è stabilire quali sono le attività fondamentali che serviranno a raggiungere il successo del tuo locale. Stabilisci quali sono i numeri che ti servono a capire in che direzione stai andando.

Invito alla riflessione…

La mia esperienza al Bounty di Rimini e quella dei miei corsisti con cui mi confronto confermano il fatto che riuscire a trasformare la propria squadra in “Camerieri Venditori” vale circa il 30% del fatturato annuo.

Non male vero?

Trasformare ciò che oggi vivi come un problema, la gestione del tuo team, in un’enorme risorsa, ti permetterà di assentarti dal tuo locale, lavorare meno ore, prenderti del tempo per la tua famiglia o le tue passioni.

Sii sincero, da quanto tempo il tuo partner aspetta di fare quel viaggio?

Quanta polvere hai accumulato sulla tua bici/moto/canna da pesca?

Sei tu che lavori per l’azienda o è lei che lavora per te?

Ti lascio con queste domande e ti invito a non perdere il prossimo numero, parleremo dell’ultimo dei mali nel tuo locale, “Lo Scollaboratore”