Produzione, consumo, import ed export: il mercato brassicolo spagnolo rivela una grande vitalità a 360 gradi. Dal 2016 al 2017 i consumi di birra sono cresciuti, secondo l’associazione dei produttori del settore birrario in Spagna, arrivando a quasi 40 milioni di ettolitri (+2,4% dai 38.365 milioni di ettolitri del 2016), due terzi dei quali, esattamente il 63% (una delle percentuali più alte d’Europa dopo Portogallo, Irlanda e Malta), avvengono fuori casa, dove sono cresciuti del 4%. È la bevanda fredda più richiesta nell’Horeca, più di una ogni tre, e vale un quarto del fatturato totale del canale anche grazie all’afflusso di turisti.
Cresce la produzione, crescono i birrifici
In crescita la produzione del 3,1%, secondo The Brewers of Europe (l’associazione dei birrai in Europa), che vede la Spagna al quarto posto nella top ten dei produttori del Vecchio Continente dietro Germania, Regno Unito e Polonia e undicesima a livello mondiale. Sono cresciuti i quantitativi prodotti in parallelo all’aumento del numero dei birrifici, come sta avvenendo in tutta Europa, favorendo una presenza sul mercato di un ampio numero di varietà di birra, in grado di stimolare e vitalizzare i consumi. Dai 483 birrifici del 2016 in un anno si è passati a 521. La Catalogna, con 103 unità, è la regione che ne vede la maggior presenza. Seguono la Andalusia con 83 e la Castilla y Leon con 51. Il maggior produttore di birra in Spagna è Mahou San Miguel con un terzo del totale. Seguono Heineken e Damm, rispettivamente col 28% e il 26%. Hijos de Rivera ha il 7%, Compañía Cervecera de Canarias il 3% e La Zaragozana il 2%.
Birra & turismo
Uno dei principali fattori che influenza il sostenuto incremento di birra in Spagna è il turismo: una birra su quattro è bevuta da un turista e la crescita del mercato birrario in questi ultimi anni è proceduta in parallelo con quella dell’afflusso turistico (tra il 2012 e il 2014 +24% il turismo e +14% il consumo di birra). La quasi totalità dei turisti maggiorenni in visita in Spagna (82 milioni i turisti stranieri nel 2017 secondo il Ministero del Turismo) beve una birra non solo perché si tratta di una bevanda molto diffusa nel Paese, ma anche perché molti sono coloro che provengono da Paesi a elevata tradizione birraria, come Regno Unito e Germania. Inoltre, come emerso da uno studio del Foro de Marcas Renombradas Españolas, la birra è uno dei nuovi prodotti spagnoli più riconosciuti dai turisti stranieri che visitano il Paese, da cui emerge anche che la gastronomia è il secondo motivo di attrazione turistica, superata solo dal clima.
Con 8,4 milioni di ettolitri, cioè il 23,7% del totale, l’Andalusia è la regione in cui si consuma più birra grazie a una favorevole situazione climatica, ma anche alla accentuata presenza di turisti. Con 7,9 milioni di ettolitri seguono il centro del Paese con Madrid e con 7,2 milioni di ettolitri le Isole Baleari.
Import & export
Molto positivo il trend dell’export, cresciuto negli ultimi 10 anni del 240%.
Con quasi 3 milioni di ettolitri, la birra spagnola varca i confini nazionali, posizionando la Spagna al decimo posto in Europa per l’export del comparto, soprattutto diretta verso il vicino Portogallo (83 milioni di litri), la Cina (46,2), il Regno Unito (37,1) e l’Irlanda (31,4).
Quasi 5 milioni gli ettolitri di birra importati (è il quinto Paese in classifica in Europa) con un incremento del 4,4% nel 2017 rispetto all’anno precedente. La Spagna importa birra soprattutto da Francia, Paesi Bassi, Germania e Portogallo.
No todos saben que…
- Nei Paesi Baschi e in Navarra la birra viene bevuta in bicchieri (zuritos) non molto grandi, bassi e larghi.
- A Madrid è molto amata la birra alla spina, chiamata caña.
- In Catalogna, Andalusia, a Valencia e a Madrid troviamo il maggior numero di bar e locali dove bere birra.
- Recentemente, il consumo di birra in Spagna da parte delle donne è cresciuto del 12%; tra loro il 70% la beve fuori casa.
- Un consumatore su quattro indica la birra “per bere qualcosa in compagnia” e due su dieci la associa al relax.
- La Spagna è leader nella produzione e nel consumo di birra analcolica. Sia a casa sia fuori casa, la birra analcolica rappresenta il 14,7% del consumo.
15 miliardi di euro
Il valore del mercato birrario spagnolo supera i 15 miliardi di euro (l’1,3% del PIL). Il comparto garantisce quindi allo Stato 3,6 miliardi di euro e contribuisce alla creazione di 344mila posti di lavoro, nove su dieci nell’Horeca, con un +4,9% dal 2016 al 2017, che vuol dire 80mila nuovi occupati. «La Spagna è il secondo Paese dell’Unione Europea nella generazione di posti di lavoro, dietro solo alla Germania – ha affermato Jacobo Olalla Marañón, direttore generale di Cerveceros de España, alla presentazione dei dati del 2017. – Per la prima volta dall’inizio della crisi, l’occupazione diretta è salita ai livelli del 2008». Inoltre, per ogni posto di lavoro generato nell’industria birraria, se ne generano 3,5 in agricoltura e 55 nell’Horeca.