La storia delle birre Bosteels ha inizio nel 1791, quando Jean Baptiste Bosteels acquista una fattoria, dove il figlio Everest inizia a fermentare; suo fratello Jean Francois, come risulta dagli archivi del comune di Buggenhout, è il primo birraio ufficiale. I Bosteels, attivi partecipanti della vita sociale ed economica del paese – hanno avuto ben 3 sindaci eletti – portano avanti le attività brassicole con successo, e costruiscono nel 1856 un’elegante villa, abitata poi dai discendenti fino agli anni ‘70, in prossimità del birrificio. Interessante notare che la produzione, a Buggenhout, non si è mai interrotta, attraversando sia le due guerre mondiali, sia la decimazione dei birrifici belgi, il cui numero è drasticamente diminuito nei decenni seguenti il 2° conflitto mondiale.

Tradizione e creatività
Proprio alla fine degli anni ‘70, Ivo Bosteels inizia la produzione della Pauwel Kwak, una birra ambrata di 8 gradi alcol, servita in un originale bicchiere che risale ai tempi di Napoleone: il successo è incredibile e immediato, spinto dalla qualità, dal gusto del prodotto, inconfondibilmente individuato e caratterizzato dal recipiente assolutamente originale. La sua forma, ad ampolla con un lungo collo svasato verso l’imboccatura, permetteva di gustare la bevanda anche ai postiglioni e ai vetturini, senza che i sobbalzi del viaggio la rovesciassero.

Ricetta monastica
È del 1996 un’altra creazione di famiglia: nasce la Tripel Karmeliet, 8,4 gradi alcol, brassata con i 3 differenti cereali orzo, frumento e avena, utilizzando come base una ricetta, risalente al 1679, ritrovata nella biblioteca del monastero di Dendermonde. Anche questa specialità, finemente aromatica, corposa ed eccezionalmente beverina, conquista subito il palato degli intenditori come dei neofiti, diventando una icona di stile e di gusto.

Nell’olimpo birrario
La terza specialità Bosteels, dovuta all’estro di Antoine, figlio di Ivo, è la Deus Brut Des Flandres. Si tratta di una birra di 11,5 gradi alcol, prodotta con metodo tradizionale: brassata in Belgio, viene successivamente inviata in Francia, dove in una cantina, viene maturata e affinata, proprio come il celeberrimo vino spumante. Di ritorno, dopo un anno, in Belgio, anche questa particolare birra, disponibile in quantità limitata, viene molto apprezzata dagli estimatori per il gusto sorprendente, sapientemente bilanciato, originale nelle sfumature fruttate e maltate, e il caratteristico perlage, inconsueto, fine e prorompente.

Il birrificio Bosteels attua un programma di costante rinnovamento degli impianti, per garantire la massima qualità allo stato dell’arte; la produzione si attiene alle metodologie della grande tradizione locale, che prevedono l’utilizzo di spezie, quando la ricetta lo richiede, macinate al momento, lieviti sempre freschi, la rifermentazione in bottiglia, la lunga maturazione in tank orizzontali.

La distribuzione delle specialità Bosteels in Italia è seguita dall’azienda Brewrise S.r.l.

www.brewrise.com