Stili di vita e modelli di consumo: conosci il tuo cliente

Millennials, attivisti, ambiziosi, ma anche tradizionalisti: ecco il ritratto dei consumatori di birra emerso dall’incontro online dell’Università della Birra e della LIUC Business School. È pensando a loro che i professionisti dell’Horeca devono organizzare l’esperienza di consumo.

 

Sono i Millennials i maggiori consumatori di birra e, per quanto riguarda gli stili di vita, sono i tradizionalisti, gli attivisti e gli ambiziosi i più interessati al prodotto. L’utile informazione è emersa dall’incontro online dell’Università della Birra e della LIUC Business School “Come stanno cambiando gli stili di vita e di socialità e gli effetti sui modelli di consumo”, uno della serie di appuntamenti organizzati per fornire ai professionisti del settore un supporto per la ripartenza. Come ha indicato Paolo Merlin, direttore della Fondazione Birra Moretti, con la pandemia e il relativo lockdown le famiglie italiane hanno consumato più birra a casa, ma con le riaperture l’Horeca ha visto una ripartenza dei consumi che getta ottime prospettive.

Il desiderio di ritorno alla normalità passa attraverso una riconquista di tutti quei luoghi che rappresentano la convivialità all’italiana e, giorno dopo giorno, l’estate 2021 ha confermato le evidenze emerse dalla ricerca “Il nuovo fuori casa degli italiani”, condotta da Istituto Piepoli e Noi di Sala per Osservatorio Birra (luglio 2021), cioè la forte voglia degli italiani di condividere il tempo libero fuori casa (92%) e la birra come bevanda a elevato grado di socialità. «Ecco quindi che investire nei locali significa investire per il settore birrario in un business di lunga durata» ha indicato Paolo Merlin. Per il 49% i luoghi simbolo della socialità e della birra sono ristoranti e pizzerie e questa bevanda rappresenta per i professionisti dell’Horeca un ingrediente fondamentale della ripresa, tanto che per molti (61%) è stata la bevanda più consumata nei mesi delle riaperture, più del vino (38%) e del caffè (43%). Per circa il 60% dei professionisti Horeca la birra rappresenta un prodotto a buona marginalità, di facile gestione, ma che presuppone un servizio attento. Ecco, quindi, l’importanza di una formazione dedicata, soprattutto nell’ottica che il 47% stima che da qui ai prossimi 5 anni la birra avrà ancora un peso superiore nei propri ricavi.

 

Consigli all’Horeca

Ma come si comportano gli italiani nel “new normal”? Quali sono le nuove abitudini di consumo? E come possono prepararsi i professionisti del fuori casa per cogliere le opportunità del post covid?

«In questa fase di assestamento post crisi economica, i professionisti dell’Horeca in Italia hanno urgente bisogno di conoscere e padroneggiare tutti gli strumenti per adeguarsi al cambiamento e cogliere davvero le opportunità della ripresa» ha affermato Massimo Furlan, direttore dell’Università della Birra.

«Se si scorrono i report di ricerca pubblicati dai più prestigiosi istituti internazionali emergono con insistenza alcune parole relative al comportamento delle persone e quindi al loro stile di vita: benessere a 360°, ambiente-sostenibilità-pianeta, consumo responsabile. Oltre alla soddisfazione dei bisogni individuali il comportamento delle persone sembra determinato da uno sguardo più ampio, che coinvolge la dimensione ambientale e sociale. Come si modificano i modelli di consumo? Qual è l’impatto sui riti della socialità e sui luoghi della spesa e dei consumi? E come cavalcare queste tendenze per offrire una customer experience di valore? Nel workshop abbiamo cercato di mettere a fuoco questi elementi e di calarli nelle iniziative degli operatori» ha dichiarato Chiara Mauri, direttore della Scuola di Economia e Management della LIUC – Università Cattaneo e Docente della LIUC Business School.

 

Nuovi consumi    

Dalla ricerca citata, è emerso che la birra viene consumata da 9 consumatori su 10 soprattutto a tavola, in larghissima parte a cena (78%), ma proprio le nuove abitudini dettate dal lockdown anche durante il pranzo a casa e 6 consumatori su 10 hanno dichiarato un possibile aumento delle occasioni di consumo di birra fuori casa.

Tra i mega trend del momento, una crescente ricerca dell’esperienza. Secondo Chiara Mauri, molto diverse le richieste a seconda dello stile di vita, ma orientativamente potremmo individuare una ricerca di rapporto autentico con l’azienda, un’occasione di divertimento e un senso di appartenenza al brand, al locale o al gruppo. In ogni caso, utile seguire i trend del momento dando un’occhiata anche in settori oltre il beverage per cogliere interessanti segnali.

 

7 STILI DI VITA SECONDO EUROMONITOR

19% Attivista fiducioso: attento al benessere, chiede prodotti green e sostenibili, cerca marca allineata ai suoi valori, è fedele alla marca, investe in esperienze, che cerca nell’arte e nei viaggi

19% Acquirente compulsivo: segue i trend e i social, più interessato all’esperienza che al prodotto, sensibile alla comodità del prodotto e del servizio

17% Casalingo romantico: attento alla spesa, non coinvolto dalle marche, attratto da nuovi prodotti e private label con buon rapporto prezzo/qualità

14% Minimalista: sensibile alla sostenibilità e ai valori di comunità, attratto dalle innovazioni e dalla qualità, ma non fedele al brand, molto attivo

13% Ambizioso impavido: investe su status ed è disposto a spendere, acquista nuovi prodotti e cerca marche premium, attivo nel mondo digitale e social e sensibile ai testimonial

10% Ottimista equilibrato: pragmatico, cauto, sensibile alle marche premium, valuta il rapporto qualità/prezzo, cerca esperienze coinvolgenti

8% Tradizionalista confidente: non segue le mode e le marche, abitudinario negli acquisti, attento alla spesa