“L’unione fa la forza”, come afferma un conosciuto proverbio, e nel caso della fusione dei due birrifici craft, Caulier e Toccalmatto, si riconferma la validità di questo detto. Fondati entrambi nel 2008, Caulier Sugar Free in Belgio e Toccalmatto in Italia, sono ora una sola entità commerciale in piena espansione, con due unità produttive in attività e importanti progetti di sviluppo a livello internazionale. Nella sede di Toccalmatto a Fidenza, abbiamo incontrato l’amministratore delegato Federico Scapin, che ci ha spiegato i motivi del sorprendente successo incontrato dal nuovo assetto aziendale.
«L’unione tra Caulier e Toccalmatto – esordisce Federico Scapin – avvenuta nel 2017 in conseguenza di una già avviata collaborazione ha portato nuova linfa e vantaggi a entrambi i produttori. Sia i marchi del portfolio Caulier, sia le specialità di Toccalmatto si sono riposizionati e calibrati sul mercato, aumentando il gradimento presso una sempre più larga fascia di consumatori. In termini quantitativi, ad esempio, si è passati dai 3500 ettolitri del 2017, agli attuali 8000, con proiezione di 12mila per l’anno 2019».
Un ottimo risultato: quali le cause?
«Sul piano commerciale, si sono enfatizzate le specialità con maggior potenziale di gradimento al consumo: l’esempio della nostra ‘Zona Cesarini’, che nei primi 6 mesi del 2019 ha segnato già il ragguardevole traguardo dei 1200 ettolitri, è emblematico. Questo sviluppo è il frutto della scelta di concentrarci su 13 referenze, delle 80 prodotte da Toccalmatto qui a Fidenza. Di pari passo alla calibratura delle specialità, c’è stato il potenziamento degli impianti di produzione, l’ampliamento della barricaia per l’affinamento delle birre, e l’introduzione di tecnici qualificati per il controllo della qualità, in affiancamento ai mastri birrai creativi. Ci ha premiato anche la scelta di affidare la distribuzione ai grossisti, che ci permettono di coprire tutto il territorio».
Per quanto riguarda la produzione?
«In aggiunta all’aggiornamento degli impianti e delle tecnologie, per far fronte all’aumentata richiesta e per un severo controllo della elevata qualità delle birre, abbiamo iniziato a brassare in collaborazione con birrifici esteri rinomati nel mondo craft; si tratta spesso di cotte uniche, limitate nella quantità, e molto innovative nel gusto. Bruno Carilli, che ha fondato Toccalmatto, è sempre alla ricerca di birrai creativi, con viaggi di scoperta in Messico, USA, Portogallo, Belgio, da cui scaturiscono collaborazioni proficue e stimolanti. Il potenziamento del sito produttivo di Fidenza ha permesso inoltre di brassare al meglio anche le specialità Caulier, garantendo una superiore stabilità delle birre. Un punto di forza in più, per far crescere con successo le esportazioni, già oggi molto promettenti».