Tutela dell’ambiente, riduzione delle emissioni di CO2, salvaguardia delle risorse idriche, impronta ambientale. Misure utili per la sostenibilità.
Anche questo mese vi proponiamo una carrellata di iniziative intraprese da varie aziende e gruppi birrari per efficientare la produzione salvaguardando le risorse ambientali.
Partiamo con un nuovo prodotto: Blubai è stata defini- ta come la birra che fa crescere gli alberi. Si tratta del nuovo progetto verde di Blubai, azienda di distribuzio- ne F&B nel settore Horeca, realizzato in collaborazione con Treedom – Let’s green the Planet, la piattaforma mondiale dedicata alla riforestazione e tutela del nostro ecosistema. Sfruttando il sistema di spillatura DraughtMasterTM (di proprietà del Gruppo Carlsberg) la birra viene spillata senza l’impiego di CO2 aggiunta, non entra mai in contatto con altri agenti esterni
e rimane fresca e inalterata come appena uscita dal birrificio per 31 giorni, a differenza dei 5 giorni garantiti dai fusti d’acciaio. Ma la vera rivoluzione arriva dall’u- so di fusti in PET: 60 litri da fusti PET contribuiscono alla riduzione dell’effetto serra quanto un albero in
un anno di vita, ovvero 25Kg in meno di CO2 emessi nell’atmosfera (dati EDP 2013). Ecco perché Blubai e Carlsberg Italia hanno deciso di unirsi per dare vita alla Foresta #Blubai GREEN. Al locale che adotta i fusti in PET DraughtMasterTM viene donato un nuovo albero piantato nella foresta africana, per ogni nuovo sistema installato. Ad oggi sono già stati piantati in Kenya 300 alberi, da frutto e forestali, che offrono risorse e sostentamento alle popolazioni locali. Secondo Serena Savoca, marketing director di Carlsberg Italia: «È una sintesi perfetta del nostro Programma di Sostenibilità Together Towards Zero: zero emissioni di CO2, zero sprechi d’acqua, zero consumo irresponsabile, cultura zero incidenti».
Inoltre, nell’ambito del programma Together Towards ZERO, a seguito di una valutazione fatta con il WWF utilizzando il Water Risk Filter, il Gruppo Carlsberg ha voluto identificare i siti ad alta priorità di intervento in tutto il mondo e i bacini idrici da cui essi attingono. In particolare, sette birrifici indiani rientrano nelle aree a rischio idrico. Le Sundarbans (Bengala Occi- dentale) distano circa 120 km dallo stabilimento di Carlsberg a Calcutta, città circondata da acqua salata in balia di mareggiate sempre più estreme causate dai cambiamenti climatici. Grazie a Desolenator, un sistema di depurazione dell’acqua alimentato al 100% da energia solare, è possibile ottenere acqua di alta qualità dalle fonti più diverse, con risultati impor- tanti per le comunità senza danni all’ambiente. È attualmente allo studio un modello di distribuzione che creerà occupazione per le micro-attività locali e consentirà l’approvvigionamento a lungo termine di acqua potabile per le popolazioni del luogo.
Passiamo ora a Birra Menabrea, la cui stagione
2021 si apre nel segno della positività e dell’aumento della capacità produttiva, con un impatto energe-
tico sempre più efficiente. Dopo il rinnovamento della sala cottura del 2019, nel mese di giugno sono arrivate nel birrificio biellese le 4 nuove cisterne di fermentazione che sosterranno la maggiore capacità produttiva del birrificio, affiancando le 15 già esistenti. Un importante investimento nell’ottica del risparmio energetico, nella riduzione del consumo d’acqua e delle risorse, che punta ad arrivare alla produzione totale di 250mila ettolitri all’anno. In aggiunta, l’offerta di Birra Menabrea si arricchisce della Birra bionda non filtrata nella versione Arte in lattina da 33cl: una birra dall’aspetto tipicamente velato, per la presenza di lieviti in sospensione, dal sapore pieno e corposo e dal retrogusto morbido.
Infine, vogliamo ricordarvi il Beer PEFCR (Product Environmental Footprint Category Rules), ossia uno standard europeo creato, dopo lunga e attenta elabo- razione, per misurare l’impronta ambientale del set- tore birrario. In particolare, è stato messo a punto un software LCA progettato specificamente per i birrifici per valutare l’impatto ambientale dei loro prodotti e processi. Esso considera tutto il ciclo di produzione, dalle materie prime al packaging. Basta inserire i dati online e si ottengono risultati di analisi utili per una migliore gestione e riduzione del proprio impatto am- bientale, ma anche per sviluppare una comunicazione mirata e avere supporto per la creazione del proprio report ambientale. Questa metodologia europea standardizzata consente agli esperti di seguire le stes- se regole di lavoro quando si esegue una LCA al fine di garantire la comparabilità dei risultati.
Oggi possono accedere a questo strumento tutti i membri di The Brewers of Europe, che ha collaborato all’elaborazione dello standard.