Quello che festeggiamo stasera è un sogno. Non avremmo mai pensato di raggiungere i risultati che oggi, in questa splendida cornice, siamo qui a raccontarvi». Chiama tutti a raccolta sul palco Edi Melchior, titolare dell’azienda di distribuzione friulana Commerciale Tirelli che, lo scorso ottobre, ha festeggiato i suoi 30 anni. Una festa carica di emozioni che al Castello di Susans, a Majano, in provincia di Udine (una delle due province, insieme a Pordenone, sulle quali si muove il grosso dell’attività Tirelli) ha richiamato fornitori, clienti, amici e dipendenti. Tre giorni durante i quali l’azienda messa in piedi da Edi e famiglia ha celebrato tre decenni di successi e una crescita invidiabile, con un fatturato di 6,6 milioni, quadruplicato in dieci anni.

Un successo di squadra

«Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare al cliente un servizio a 360°– ha spiegato Edi Melchior – in piedi tra i tanti ospiti venuti a festeggiare. – Per farlo non abbiamo mai dimenticato che la vera base di un’azienda vincente sono le persone». Accanto a lui, i 31 dipendenti che dal 1995 a oggi si sono aggiunti al gruppo. Fino all’ultimo arrivato, il responsabile tecnico Luca. «Abbiamo sempre lavorato molto sullo staff. Non vogliamo essere un semplice distributore di bevande. Siamo un gruppo di professionisti che seguono i clienti costantemente, consigliano nella scelta delle birre migliori, le più adatte. Abbiamo una squadra di giovani rampanti, preparati, presenti sul punto vendita, capaci di intervenire, formati a tutto tondo».

Territorio: tra passato e futuro

La parola d’ordine è territorio. Tanto nel vino quanto nella birra, entrambi settori curati da Commerciale Tirelli. «Oggi, il comparto vino supera il 41% del valore della produzione. Ma anche la birra continua a fare volumi decisamente importanti. Abbiamo voluto portare avanti un discorso legato al territorio, per aumentarne e tutelarne il valore. Un discorso non facile, che oggi, sulla base dei numeri, posso dire con orgoglio che ha funzionato».

Alla distribuzione si aggiungono alcuni locali di proprietà, vere e proprie palestre anche per lo staff Tirelli. «Sono partito dal nulla, girando con l’ape da porta a porta, suonando i campanelli – ricorda Edi. – Eravamo io e mia moglie. Oggi investiamo più del 10% del nostro fatturato ogni anno. Per continuare a crescere. Cercando sempre di studiare e capire bene dove si sta andando. Anche nella scelta dei fornitori, molti dei quali sono qui stasera, sono particolarmente attento: molte sono piccole aziende, eccellenze del territorio, con cui ci si guarda negli occhi, aziende fatte di persone, in cui c’è la possibilità di un rapporto autentico e diretto. Un rapporto, ne sono convinto, oggi sempre più cruciale».

P.An.