È lei una delle birre più amate dai monacensi. È solo uno dei prestigiosi birrifici di Monaco di Baviera, ma intorno ad Augustiner aleggia una fama unica. Sarà per la sua storia, sarà per la qualità delle sue birre, sarà per il suo metodo produttivo impeccabile o per le sue pregiate materie prime, ma il suo nome gode di un prestigio assoluto. A proposito di ingredienti, chi lo sa che possiede una storica malteria proprio nel cuore della città? “L’acqua viene estratta dal nostro pozzo privato a una profondità di 230 metri – spiegano dal birrificio. – I germogli di orzo sono disposti, in grandi sale, lunghe 40 metri e larghe 10, con un particolare pavimento di calce, in uno strato sottile e rivoltati ogni otto ore. Questo nostro metodo antico e perpetuo di malteria richiede molto spazio e tempo, ma solo così il malto ha la perfetta estensione per respirare, dando alla nostra birra il giusto sapore”.

“Teniamo fortemente al valore straordinario della nostra birra alla spina, molto apprezzata dagli estimatori e che gode della particolare attenzione dei nostri mastri birrai” aggiungono dalla Augustiner.

 

Monaco & Oktoberfest

Queste sono alcune delle caratteristiche uniche che rendono Augustiner un punto di riferimento per tutti i mastri birrai delle Sei Sorelle di Monaco di Baviera. Ma questo birrificio è anche una parte integrante della città. I suoi ristoranti e le sue birrerie all’aperto, tra cui l’Augustiner Keller e il Hirschgarten, sono antichi luoghi di Monaco dove si perpetuano tuttora le migliori tra dizioni birrarie di convivialità della città.

Inoltre, Augustiner è una delle grandi protagoniste dell’Oktoberfest, al quale partecipa almeno dal 1867 e dal 1987 è l’unico dei sei birrifici che vi spilla ancora la propria birra esclusivamente da botti di legno.

Dal XIV secolo

Nel 1328 i monaci agostiniani iniziarono a produrre la loro famosa birra nel monastero nei pressi del Duomo di Monaco, dove continuarono la produzione per quasi 500 anni vendendo la birra direttamente nella Klosterschenke, la taverna del monastero, ritrovo amato dalla gente di Monaco. Nel 1803, lo Stato requisì il monastero e il birrificio del convento fu privatizzato. Quindi, a causa del degrado dell’edificio, nel 1817 il birrificio fu trasferito nella vicina Neuhauserstrasse e nel 1829 fu acquistato da Anton e Therese Wagner di Freising. Alla morte dei genitori, l’attività passò al figlio Josef, che nel 1885 costruì un nuovo e moderno edificio ai bordi della città, in Landsbergerstrasse, dove già dal 1857 vi era una cantina di stoccaggio e dove tuttora si produce birra. Durante la seconda guerra mondiale questo edificio fu gravemente danneggiato, ma fu successivamente ricostruito come da progetto originale e attualmente la caratteristica facciata in mattoni è monumento storico.

La birreria è rimasta di proprietà della famiglia Wagner fino a pochi anni fa, quando Joseph Wagner, tra l’altro membro fondatore della Federazione Birrai Bavaresi, morì. Il birrificio, tuttavia, non è passato nelle mani di un grande gruppo internazionale come ci si sarebbe potuti aspettare, ma è stato acquistato dalla Fondazione Wagner, fondata nel 1996 dall’ultima discendente, Edith Haberland Wagner. Particolarmente attiva nell’ambito culturale e giovanile, la Fondazione Wagner detiene il 51% della proprietà di Augustiner, alla quale vuole continuare ad assicurare storici metodi produttivi per ottenere birre di alta qualità.

Infine, dal 2013, con l’apertura dell’Augustiner Klosterwirt (Taverna del Monastero Agostiniano), la birra Augustiner  viene servita nuovamente nel luogo della sua origine, il monastero agostiniano monacense.