USA: FUSIONE TRA ORIENTE E OCCIDENTE
Sapporo USA, produttore del marchio di birra asiatica più venduto negli Stati Uniti, ha acquisito Stone Brewing, uno dei marchi di birra artigianale più importanti e innovativi d’America. L’acquisizione, che incontra l’est e l’ovest, unisce i punti di forza complementari dell’arte e dell’innovazione giapponese con la tradizione birraria artigianale americana in una fusione di culture che determina un potenziale di crescita per entrambi i marchi. Sapporo acquisisce un’importante capacità di produzione di birra di alta qualità su entrambe le coste degli Stati Uniti, che le consentirà di aumentare significativamente la produzione per soddisfare la forte domanda dei consumatori di birre a marchio Sapporo per il mercato nazionale. Stone Brewing acquisisce le risorse del più grande marchio di birra asiatico in America e il suo impegno a preservare l’eredità, la cultura e l’approccio innovativo di Stone alla produzione di birra artigianale. Sapporo intende produrre le sue birre a marchio Sapporo per la distribuzione negli Stati Uniti nei due birrifici all’avanguardia di Stone, a Escondido, in California, e a Richmond, in Virginia. Basandosi sulle capacità esistenti e con il supporto degli investimenti previsti, Sapporo intende produrre 360mila barili negli Stati Uniti entro la fine del 2024. Questo raddoppierà sostanzialmente l’attuale produzione di Stone Brewing e offrirà ampie opportunità di crescita per entrambi i marchi.
In base all’accordo, Stone Brewing continuerà a produrre le sue birre artigianali nei due birrifici, oltre a gestire le sette Tap Room e i World Bistro & Gardens con il marchio, la gestione e la forza lavoro esistenti sotto l’egida di Sapporo.
Stone è la seconda acquisizione nel crescente segmento della birra artigianale di Sapporo USA dopo quella di Anchor Brewing Co. del 2017.
BELGIO: BIRRA IN CHIESA
A Mechelen, e più precisamente a Battel, piccolo villaggio alle porte della città situata tra Bruxelles e Anversa, il birrificio Het Anker ha recentemente aperto un microbirrificio all’interno della ex chiesa di Sint-Jozef. Le mura dell’ex edificio religioso ospitano ora un birrificio e una distilleria, nati con l’obiettivo di creare uno spazio di aggregazione per gli abitanti di Battel e per chiunque voglia assaporare in relax e in un contesto suggestivo una birra, un elisir o una limonata, tutte rigorosamente produzioni locali, in abbinamento a finger food, street food, panini e dolci.
A partire dal mese di settembre nel birrificio Batteliek si tiene una serie di laboratori dedicati alla produzione di birra e alla distillazione.
GERMANIA: I BIRRIFICI TEDESCHI A SOSTEGNO DELL’UCRAINA
La Giornata dei Birrai in Germania, il 23 aprile, quest’anno è stata dedicata alla solidarietà con l’Ucraina e tra gli ospiti d’onore dell’evento, che si è tenuto a Berlino, c’erano i birrai di Donetsk. Il presidente della DBB, Jorg Lehmann, ha condannato l’attacco della Russia all’Ucraina e ha offerto nuovamente il suo sostegno ai birrifici ucraini. L’associazione aveva già cercato di sostenere l’approvvigionamento di acqua potabile nelle regioni in guerra nei mesi successivi all’inizio del conflitto.
Il German Brewers’ Day 2022 è stato il primo incontro del settore dopo l’inizio della pandemia nel 2019. Più di 350 ospiti provenienti dal mondo dell’economia, delle associazioni e della politica hanno accettato l’invito della German Brewers Association, che nell’occasione ha anche celebrato il 150° anniversario della sua fondazione.
Un momento saliente dell’evento è stato la consegna dei premi della World Beer Cup ai birrifici europei.
USA: HA CHIUSO IL PRIMO BREWPUB D’AMERICA
La birreria Buffalo Bill’s, un’istituzione di Hayward definita il primo brewpub d’America, ha chiuso dopo quasi 40 anni. Il locale è stato aperto nel 1983 da Bill Owens, un fotografo freelance, dopo essere stato licenziato dal giornale Livermore Independent. «Ho fatto la birra in casa per tutta la vita – ha raccontato Owens, 84 anni, da 30 anni residente a Hayward. – Ho sentito che la legge della California stava cambiando per consentire la vendita commerciale della birra prodotta in proprio. La legge è passata a gennaio del 1983 e io ho aperto a settembre dello stesso anno».
Owens ha detto di essere stato il primo a produrre birra Ale a pompa insieme a un’altra specialità che chiamava ‘Alimony Ale, la birra più amara d’America’, ma aveva sempre anche una Lager e una Porter alla spina. «La gente veniva da tutto il Paese e dall’Europa per vedere cosa facevamo – ha affermato. – Ora ci sono 9.000 microbirrifici nel Paese».
Nel 1997 ha venduto il Buffalo Bill’s a Geoff Harries per 92mila dollari, esattamente quanto l’aveva pagato. Nel 2017, il Buffalo Bill’s è stato premiato dal Museo Nazionale di Storia Americana dello Smithsonian per essere ‘il più antico brewpub d’America’.
«Ho sfiorato più volte la bancarotta, cercando di far fronte alle spese – ha scritto Harries su Facebook. – Ma ho sempre trovato una via d’uscita e una via di ritorno sulla strada del successo e della conservazione di questo luogo così speciale».
Owens, intanto, ha appena finito di lavorare a una graphic novel su una pandemia ambientata in un bar di Hayward. Si intitola ‘The Delco Years’ e comprende 14 personaggi che Owens ha conosciuto al Buffalo Bill’s.
EUROPA: UN MERCATO DA OLTRE 130 MILIARDI DI EURO
Il mercato europeo della birra, secondo le previsioni di OMR Global, arriverà nel 2025 a 132,9 miliardi, in netta crescita rispetto ai 115,2 miliardi del 2018. L’Europa si conferma uno dei principali produttori e consumatori di bevande alcoliche a livello globale.
USA: NUOVA RIVOLUZIONE IPA
Per quasi vent’anni, l’IPA è stata la categoria di birra artigianale più venduta negli States, ma il profilo gustativo è cambiato radicalmente e ripetutamente nel corso di questi due decenni. Le IPA della West Coast da sole hanno avuto un’impennata e un declino piuttosto drammatico, e sembra che un’altra impennata sia in arrivo.
Negli anni ’80 e all’inizio del 2010, il mercato delle IPA è stato dominato da birre aggressivamente luppolate e marcatamente amare prodotte dai birrifici della West Coast, con nomi provocatori come Ruination, Tongue Buckler, Palate Wrecker e 1000 IBU. Una correzione del mercato è arrivata sulla East Coast a metà degli anni 2010 con una nuova tipologia di IPA non amara: la Hazy IPA, prodotte con varietà di luppolo più fruttate (Mosaic, Citra, Idaho 7) e nuove tecniche, come il cryohopping, che consente di concentrare le resine aromatiche con un risultato succoso, ma ancora equilibrato e un’amarezza di fondo.
Secondo Matt Brynildson, birraio di lunga data di Firestone Walker, le Hazy IPA hanno portato ad apprezzare il lato più tropicale del luppolo e non solo l’amarezza.
MONDO: NUOVI LOCALI BREWDOG
La scozzese BrewDog aprirà 25 nuovi locali in India. L’espansione avviene grazie all’estensione dell’accordo di franchising tra BrewDog e il partner indiano Ace Hospitality, che gestisce già due locali a Mumbai. I piani prevedono un locale di punta a Dehli, con aperture a Gurugram e Hyderabad a breve, e altri due locali ad Amristar e Chandigarh entro la fine dell’anno.
L’ultimo accordo indiano arriva dopo l’annuncio di BrewDog di una nuova partnership con l’australiana Venue Co, che prevede l’apertura di locali a Melbourne, Sydney e Brisbane.
Non mancano espansioni anche in occidente con l’apertura di un locale di punta a Londra, nel corso dell’anno, e negli Stati Uniti con un locale a Las Vegas.