La storia di Slow Brewing in Austria

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Nella foto di copertina: Da sinistra Christian Pöpperl di Stiglbrauerei, Ewald Pöschko di Braucommune in Freistadt, August Gresser, fondatore di Slow Brewing, Seppi Sigl di Trumer Brauerei e Raimund Linzer di Braurei Hirt.

L’associazione nata nel 2011 a Monaco di Baviera conta 4 birrifici in Austria. Il sigillo di qualità di Slow Brewing lo troviamo sulle birre di Trumer, Stiegl, Hirt e Braucommune in Freistadt.

Nessun’altra betare una storia e una cultura che va così indietro nel tempo come quella preferita dagli austriaci: l’arte birraria di questa nazione alpina, infatti, risale al Neolitico, quindi a oltre 9 mila anni a.C. Chi oggi si concede un “Seiterl” o un Krügerl”, dunque, assapora sempre anche un sorso di vera storia. Se qui la qualità è sempre stata una priorità, lo sviluppo dei birrifici ha subito l’influenza dei grandi gruppi multinazionali. Slow Brewing, fondata il 14 novembre 2011 a Monaco di Baviera, come suo primo membro austriaco conta il birrificio Trumer, seguito da Stiegl, da Hirt e Braucommune in Freistadt. Tutti questi birrifici sono privati e totalmente indipendenti: solo 4 Slow Brewers su un totale di 309 presenti in Austria.

 

Nazione birraria

La produzione birraria totale austriaca ammonta, per il 2020, a circa 9 milioni e 150 mila ettolitri, dei quali circa 8 milioni destinati al consumo interno, con una media di 96,8 litri pro capite. La quota dei birrifici Slow Brewing è del 15%, mentre le multinazionali detengono il 70%. Il restante 15% appartiene ad altri produttori nazionali privati. Proprio i birrifici privati, in Austria, sono molto attenti a tutelare la propria attività e mantenere alta la qualità delle loro produzioni. Iniziative come, ad esempio, la Culturbrauer e la sua emanazione, cioè l’Associazione dei birrifici privati indipendenti dell’Austria, giunta a comprendere già 30 membri e in continua crescita, sono destinate a informare e orientare gli intenditori di birra, garantendo l’origine e l’autenticità delle specialità in commercio. Slow Brewing, con il suo sigillo di qualità, si inserisce e interpreta perfettamente questa filosofia, garantendo il rispetto delle ricette e delle metodologie tradizionali originali. Materie prime naturali, giusto tempo di maturazione delle birre, utilizzo di mosto primario senza ricorrere alla “scorciatoia” della diluizione in high gravity per ottenere un profilo aromatico ricco e pieno.

 

Rigorosi principi

Le parole di August Gresser, fondatore di Slow Brewing, ben riassumono questi basilari principi: «La certificazione Slow Brewing, non comprende solo prodotti birrari perfetti, ma anche le persone in azienda, la loro politica e la loro cultura. Gli Slow Brewers sono aperti alla trasparenza, disposti ad agire in modo corretto e consapevole lungo tutta la filiera di valore. Come conseguenza, Slow Brewing si sta separando dai birrifici che non riescono a sostenere la pressione di una costante e severa aderenza ai criteri di qualità stabiliti. Questa disamina totale e il conseguente rigore di Slow Brewing sono una sfida quotidiana costante per gli Slow Brewers: è il motivo per cui sono molto orgoglioso dei birrifici che in Austria hanno aderito alla nostra iniziativa. Niente da aggiungere, e brindiamo alla vera passione per la birra!»       

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La 10° Assemblea Generale 2018 a Freistadt

 

 

13a Assemblrea Generale 2021 a Colonia (A.Gresser, R. Reinart-Schützengarten, C. Pöpperl-Stieglbrauerei, Dr. K. Möller-Brauerei HirtLa 13a Assemblea  Generale 2021 a Colonia. Da sinistra, August Gresser, Richard Reinart di Schützengarten, Christian Poepperl di Schützengarten e Klaus Moeller di Brauerei Hirt.