Una laurea all’Università di Weihenstephan ed esperienze in birrifici importanti per una formazione completa
Roland Andre, nato nel 1957 a Baden Baden, dopo gli studi superiori si laurea in ingegneria della produzione birraria e delle bevande presso l’Università di Weihenstephan, fucina di formazione dei migliori mastri birrai in Baviera. Inizia il suo percorso lavorativo come responsabile tecnico e della qualità in birrifici come Stuttgarter Hofbräu a Stoccarda, Paulaner a Monaco e Paderborner Brauerei a Paderborn. Assume successivamente il ruolo di di-rettore tecnico del birrificio Sailerbrauerei (oggi diventata Allgäuer Brauhaus) di Marktoberdorf, quindi del birrificio Würzburger Hofbräu. Nel 2001 approda, con il suo prezioso patrimonio di esperienze, nel birrificio Distelhäuser,nelle mani della sesta generazione della stessa famiglia, di cui è attualmente amministratore delegato e responsabile tecnico e logistico.
Le materie prime in palmo di mano
«Seguiamo rigorosamente l’Editto di Purezza tedesco del 1516 e il suo spirito originario, quindi per le nostre specialità birrarie utilizziamo solo acqua, malto, lievito e luppolo. Non vogliamo fare errori perché non possiamo correggerli con additivi di nessun tipo: la scelta oculata delle materie prime diventa quindi di fondamentale importanza! Se per l’acqua siamo del tutto tranquilli, perché viene prelevata da tre sorgenti profonde in prossimità del birrificio, e anche i lieviti sono direttamente curati, coltivati e pro-pagati al nostro interno, grandissima attenzione riserviamo al malto: abbiamo da anni infatti stretto accordi e collaboriamo con gli agricoltori che ci forniscono i cereali, orzo e frumento. Controlliamo e seguiamo così ogni passaggio, dalla semina al raccolto, dalla consegna in malteria all’arrivo in birrificio. Fortunatamente, la nostra regione conta buone superfici colti-vate, proprio qui nelle immediate vicinanze: un ulteriore vantaggio. Vogliamo essere presenti anche nei momenti di scambio culturale, informazione, sopralluoghi ed eventi professionali con gli agricoltori per poter dialogare e selezionare i migliori raccolti di cereali e, naturalmente, anche di luppolo, che utilizziamo per le birre Distelhäuser».
Innovazione, tecnologia e valore del tempo
«La costante attenzione dedicata all’aggiornamento degli impianti ci per-mette di ottenere la massima qualità dei prodotti, oltre al rispetto dell’ambiente e non per una moda attuale, ma già dagli anni ’90, quando il birrificio è stato premiato per le sue iniziative. Abbiamo aderito a Slow Brewing, in quanto produciamo con ricette originali della tradizione, lasciando il giusto tempo richiesto, e anche di più, da ogni specialità per maturare il gusto straordinario pieno e complesso delle birre Distelhäuser.
Il palmares e le specialità
«La cura che mettiamo nella produzione delle nostre birre viene di anno in anno riconosciuta dalle giurie dei concorsi internazionali ai quali partecipiamo: numerose le medaglie d’oro e le menzioni al World Beer Cup, all’European Beer Star, oltre ai riconoscimenti della tedesca DLG. Le specialità Distelhäuser appartengono alla tradizione regionale: sia di alta sia di bassa fermentazione, una gamma che spazia nel gusto, di elevata complessità e ricchezza sensoriale. Una scelta che, anche personalmente, mi lascia il piacere di provare diverse birre quando desidero gustarne un fresco, spumeggiante bicchiere».
Quali tendenze?
«In Germania la Pils ben luppolata è sempre apprezzatissima, anche se stanno guadagnando favore le più morbide Helles o le tipiche Rotbier della Franconia, le Dinkel al farro o le Kellerbier e Weizenbock, già ben presenti nel portfolio Distelhäuser.”
Servizio all’altezza
«Anche una birra prodotta impeccabilmente diventa perfetta solo quando arriva intatta al palato e viene degustata; una gioia per tutti i sensi. Quindi la massima cura va posta nel servizio, rispettando igiene e spillatura, da fusto o bottiglia, col bicchiere più adatto a ogni tipologia, con una elegante presentazione. Per esprimere tutto il grande valore di questa splendida bevanda».