Un nuovo team, un budget di marketing triplicato e lo sviluppo di partnership a lungo termine con distributori selezionati. Così Krombacher si prepara a crescere sul mercato italiano.
In copertina: Davide Grossi, country director
Un marchio di portata internazionale in cui ritroviamo tutta la competenza birraria tedesca: ecco Krombacher. Guidata da una strategia globale destinata a far crescere il brand con una visione di elevato profilo, Krombacher, leader del mercato birrario tedesco, ha individuato nel mercato italiano un ambito di sviluppo di sicuro interesse che la proietterà anche nel nostro Paese tra i grandi protagonisti del comparto. È in quest’ottica che a gennaio è nata Krombacher Italia, a cui capo nel ruolo di country director troviamo Davide Grossi, il quale ci ha anticipato lo sviluppo di una struttura commerciale diretta focalizzata sul distributore e sul punto di consumo/vendita nonché su un corretto posizionamento del marchio. Forte di un’esperienza ventennale nel settore della birra, Davide Grossi ha stilato un programma fitto di novità che racconta in un’intervista esclusiva alla nostra rivista.
In un mercato altamente competitivo come quello italiano, quali i programmi di Krombacher?
Prevediamo per i prossimi 3 anni una focalizzazione sul canale on trade, che riteniamo strategico per l’affermazione del marchio e la creazione di valore. Ci sarà una marcata attenzione sui prodotti e i materiali di comunicazione, il tutto partendo dall’osservazione di quanto accade sul punto di consumo, ambito che riveste un ruolo prioritario nella nostra visione strategica. La nostra strategia di marketing e commerciale sarà estremamente concreta e legata al luogo dove avviene il consumo del prodotto.
Quali i fattori chiave su cui fate leva?
La birra, il marchio, l’investimento, il team italiano, i partner e l’on trade. Dai nostri studi globali, è emerso che il gusto di birra Krombacher, prodotta con l’originale acqua di sorgente Felsquellerwasser, è percepito come naturale, il che è di massima rilevanza per gli amanti della birra, che facilmente vengono così conquistati. Quindi, la sfida è motivare i consumatori a provare il prodotto. Il mondo della birra è così frammentato che abbiamo bisogno di strumenti intelligenti ed efficaci per avvicinare il consumatore. Così, abbiamo sviluppato una strategia di marca fondata su premiumization, assortimento e visibilità del marchio. Il tutto con un budget triplicato rispetto all’anno scorso. Anche strutture dedicate fanno la differenza. Ecco perché abbiamo fondato Krombacher Italia e abbiamo incrementato il nostro team con esperti dall’approccio dinamico coniugato all’ambizione di un business sostenibile. Vediamo che nel mercato italiano c’è un numero crescente di distributori che condividono le stesse idee di crescita, un business redditizio basato su marchi di prestigio e partnership a lungo termine. Questo è il tipo di distributori con cui costruiamo il nostro futuro. Distributori altamente specializzati sul prodotto birra e in grado di percepire il valore aggiunto del nostro brand.
La strategia a lungo termine inizia con azioni specifiche nel 2022. Cosa può rivelarci già oggi?
Abbiamo usato il periodo pandemico per preparare le azioni di crescita del prossimo anno. Il kick-off sarà a febbraio. A Beer & Food Attraction a Rimini verrà presentato il programma del marchio 2022 alla comunità B2B italiana.
Sarà la prima volta che parteciperete in questi termini alla fiera di Rimini. Come mai questa scelta?
Il Covid ha influenzato il mondo della birra e lo fa ancora. Molti produttori e distributori agiscono in modo difensivo, noi invece riteniamo di avere la responsabilità di costruire la nuova realtà post Covid con passione e decisioni intelligenti. Con la nostra presenza vogliamo dimostrare la potenza di Krombacher come partner aziendale. E, ancora più importante per l’Italia, presentiamo Krombacher come “birra mondiale – made in Germany”. Quindi, invitiamo tutti i distributori a condividere con noi lo spirito post-Covid di una crescita comune e sostenibile. Venite allo stand Krombacher e vedrete cosa intendo.
Oltre alla fiera di Rimini, cos’altro c’è di nuovo nel 2022?
Non posso ancora rivelarvi tutte le novità, ma vi anticipo che avremo una nuova birra, del nuovo materiale pubblicitario e di servizio e che saremo presenti in molti nuovi pub e ristoranti in tutta Italia.
Il mondo intero parla sempre più di sostenibilità. Qual è la posizione di Krombacher sull’impronta ecologica?
Krombacher si è sempre posizionata come azienda sostenibile e a prova di futuro per le prossime generazioni. Lo testimoniano le diverse operazioni intraprese, dal ‘Rainforest project’ di 20 anni fa fino alla certificazione ‘Climate positive’ del 2021. (ved. grafico)
Cosa vuol dire ‘Climate positive’?
La certificazione arriva dalla ZNU, e dietro c’è un programma consolidato con la registrazione completa dei dati sulle emissioni, la riduzione massiccia delle emissioni di gas serra nei nostri stabilimenti, l’utilizzo al 100% di energia verde, la compensazione con un programma di protezione del clima (3,03m di CO2 all’anno) e la (ri)piantumazione di >400.000 alberi non solo nella nostra area produttiva, ma anche in Asia e altrove.
Uno dei capisaldi di Krombacher è il tema della responsabilità. Sintetizzato dallo slogan ‘ResponsiblyUnited’, avrà un impatto sul vostro business anche in Italia?
Certamente sì. I consumatori in Italia come altrove fanno le loro scelte di marca anche in funzione del comportamento responsabile del marchio. E siamo convinti che anche i distributori e i rivenditori facciano le loro scelte di partnership in base a criteri di sostenibilità.