John Martin: Lancio di Tripel e White IPA

La Triplen Os di Bourgogne des Flandres e la White IPA Martin’s sono le nuove specialità che John Martin presenta a Beer & Food Attraction 2023. Tra le proposte esclusive della gamma, anche le birre Maredret e una Pils Unfiltered di Waterloo

Alcune interessanti novità caratterizzano la gamma di John Martin. Sono proposte distintive, in grado di richiamare l’attenzione di un consumatore esperto sia per le modalità produttive che per gli ingredienti selezionati utilizzati.

 Forte e corposa

Triplen Os di Bourgogne des Flandres, ‘sorella minore’ della Blonden Os, è una Tripel belga, ad alta fermentazione, con aromi fruttati e note speziate. Ha un corpo persistente grazie ai tre grani utilizzati durante la produzione: oltre al malto d’orzo e al malto di frumento, l’avena, che regala alla schiuma un aspetto cremoso. Il contenuto alcolico è all’8%.

 

 

Note agrumate ed esotiche

Dopo la Pale Ale e la IPA 55, Martin’s lancia, sempre in collaborazione con il birrificio ABC-Seef Brewery di Anversa, Martin’s White IPA, una IPA (alc. 4,8%) bianca e torbida che si presenta con note aspre bilanciate da una leggera amarezza. Un tocco di Mosaic, Citra e Cascade le conferiscono aromi di frutta esotica e, soprattutto, di pompelmo.

 

Gusto e bevibilità

Farm Pils Unfiltered di Waterloo Brewery, prodotta con malti e luppoli al 100% belgi, si presenta come una specialità decisamente originale grazie al ricorso al lievito e ai metodi produttivi dell’alta fermentazione pur rivelando tutte le caratteristiche di facilità di bevuta della Pils. L’alta fermentazione assicura un gusto più pieno rispetto quello ottenuto con la fermentazione tradizionale, ma al tempo stesso dissetante. È una birra dorata e profumata, con alcol al 4,9%, in cui spiccano i vivaci aromi di luppolo.

Profumo di storia

Le specialità dell’Abbazia di Maredret, fondata nel 1893 da Agnès de Hemptinne in una vasta tenuta di 15 ettari, rappresentano la prima gamma di birre di un’abbazia di monache benedettine in Belgio. È nel giardino dei medicinali, nel frutteto e nell’orto che le religiose con il team che si occupa della produzione hanno trovato la loro ispirazione. Il farro funge da pietra angolare, apportando note floreali, di nocciola e leggermente amare. Oltre al farro, un’altra caratteristica comune della gamma è l’uso di sostanze botaniche che conferiscono alle birre un gusto distintivo con note aromatiche di giardino. Le due specialità sono: Altus (6,8% alc.) e Triplus (8% alc.). Altus è una birra miscelata, una combinazione di alta fermentazione e fermentazione spontanea con lieviti selvatici, supportata da farro e dall’uso di chiodi di garofano e bacche di ginepro. Triplus è più di una Tripel ad alta fermentazione. Oltre al farro, in bocca ritroviamo salvia, galanga, alloro, pepe di Sichuan e coriandolo.

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