Niente sarà più come prima. Quante volte negli ultimi mesi, per l’esattezza a partire da quel febbraio 2020 che ha visto il mondo progressivamente entrare in lockdown, abbiamo sentito questa frase. Ed è vero! Il mondo è cambiato. Uno dei cambiamenti più eclatanti è stato l’ingresso della tecnologia digitale in maniera massiccia nella nostra vita. Lo smartworking, ipotesi da Paesi avanzati e da aziende smart, è diventata una realtà quotidiana alla portata di chiunque. Il delivery ha dilagato.
La spesa online ha preso il sopravvento su quella fisica. Insomma, qualcosa di buono questo virus ce l’ha avuto: ha favorito un’accelerazione di tutti i processi di digitalizzazione. Ovunque.
Anche nei punti di consumo, nei pub, nei ristoranti e nei bar. Ma c’è ancora tanto da fare e questa non è l’unica sfida che abbiamo difronte (anzi, è forse quella più facile). A partire da quella nei confronti del Covid, che ritorna a colpire pesante in alcuni Paesi. E poi, l’altra grande sfida è quella del cambiamento climatico. Dopo il parziale fallimento della Cop26, confidiamo che, mentre le amministrazioni governative temporeggiano e temono soluzioni impopolari, l’industria, quella seria, porterà avanti programmi di contenimento delle emissioni, di efficienza energetica e di riduzione dell’impatto ambientale. Le nostre aziende ci credono e stanno lavorando in questa direzione, ovviamente non tutte, e chiediamo invece a viva voce, in nome delle nuove generazioni, che lo facciano proprio tutte. La birra è un prodotto naturale e sano, che deve nascere da progetti industriali o artigianali virtuosi.
A tutti un 2022 Covid free, green & digital!
Giuliana Valcavi