Di età media più bassa rispetto al consumatore di birra industriale, è anche disposto a spendere di più e ha un consumo più elevato di prodotto
Dai primi risultati di un’indagine di ObiArt (Osservatorio Birra Artigianale) su 1.700 persone, sono risultati 700 consumatori abituali di birra, cioè il 41% degli intervistati, così ripartiti: il 12% consuma solo birra industriale e il 29% consuma sia birra industriale che artigianale. I consumatori di sola birra industriale hanno un’età media di 50 anni, un consumo medio di birra di 6,2 litri per mese con una spesa media di 3,60 euro per litro. Chi consuma sia birra industriale che artigianale ha un’età media più bassa (43 anni) e un consumo più elevato di birra (7,3 litri per mese) e una spesa più alta (7,10 euro per litro). I consumatori di sola birra industriale privilegiano freschezza e gusto oltre che la capacità dissetante. Ma perché non bevono la birra artigianale? Innanzitutto, perché non la trovano in negozio, quindi se la trovano, è il prezzo elevato che blocca l’acquisto. Inoltre, si dichiarano pienamente soddisfatti dal prodotto industriale e, nel contempo, non gradiscono molto il sapore della birra artigianale, ma c’è anche chi non la conosce proprio. Chi beve sia birra industriale che artigianale privilegia sempre gusto e freschezza, mentre la capacità dissetante è più a distanza. In questo caso, perché non consumano più birra artigianale? Prezzo elevato e difficoltà a trovarla nei negozi permangono anche se in ordine inverso rispetto ai bevitori di sola birra industriale. Quindi, bisogna aggiungere la difficoltà di trovarla anche nei locali, l’incostanza qualitativa, i gusti molto particolari e i problemi di conservazione. Quali sono gli elementi di maggior pregio che una birra artigianale può vantare rispetto a una birra industriale? Al primo posto viene indicato il legame col territorio e al secondo il sostegno ai produttori locali.