Fabbrica di Birra Ronzani: intervista al mastro birraio Edy Deboni

Breve curriculum

Sono nato a Feltre, terra di tradizione birraia e dove ho mosso i primi passi nel mondo della birra aprendo un pub con mio fratello nel 1997. Ho poi fatto esperienza in vari birrifici, partendo dal lavaggio e consegne fusti per poi passare alla gestione della cantina e sala cottura fino ad arrivare a responsabile di produzione per uno dei più importanti birrifici italiani.

Nel 2020 sono stato contattato da Massimiliano Strini, CEO di Fabbrica di Birra Ronzani, per entrare a far parte del progetto Ronzani. Ho accettato immediatamente perché conoscevo già il nome da molti anni e fa parte della storia birraria del nostro Paese.

 

Scelta materie prime

Nella scelta delle materie prime do sempre molta importanza a tutte le analisi fornite dal produttore per ogni lotto ma anche alla valutazione sensoriale e visiva del prodotto.

Per la selezione delle materie prime, che ha richiesto quasi due anni, ci siamo avvalsi della collaborazione dell’istituto CERB di Perugia dove oltre ad un buon impianto di produzione hanno a disposizione un laboratorio fornito di tutti gli strumenti per effettuare qualsiasi tipo di analisi e test per materie prime e birra.

Processo produttivo

Per la produzione, in attesa di avere il nostro birrificio, ci stiamo appoggiando a due birrifici artigianali indipendenti, scelti per le loro ottime capacità tecniche e per i loro impianti di produzione all’avanguardia.

L’innovazione tecnica infatti è fondamentale. Aiuta il birraio dal punto di vista della “pulizia”, della stabilità della birra e gli dà la possibilità di gestire più lavori contemporaneamente.

Il processo produttivo è il cuore del progetto quindi permettetemi qualche altra parola. La qualità è fatta di dettagli. Uno di questi per me è il tempo di maturazione a basse temperature che il birraio concede al prodotto. Fondamentale per avere un ottima birra.

Infine il controllo di tutta la filiera. Per questo abbiamo fatto un accordo con i due birrifici artigianali secondo il quale ho la totale autonomia nell’approvvigionamento di materie prime, nella produzione e delle fasi di imbottigliamento.

Descrizione dei prodotti

Quattro sono le tipologie di birre che presentiamo.

Un Italian Pale Lager a bassa fermentazione. E’ prodotta con orzo coltivato e maltato in Italia, con un amaro ben bilanciato dai malti e dal leggero dry hopping di luppolo americano. E’ una birra alla quale tengo molto perché rispecchia il mio stile ideale.

Un American Pale Ale ad alta fermentazione. Ha un amaro deciso e i suoi aromi di agrumi e fiori bianchi derivano da una luppolatura a freddo di quattro luppoli americani.

La Saison ad alta fermentazione prodotta con diversi tipi di grani maltati e non. I suoi aromi speziati sono frutto di un particolare tipo di lievito in stile Saison e dalle particolari temperature di fermentazione. Questa birra devo dire mi sta dando molte soddisfazioni.

Infine una Session Ipa ad alta fermentazione. Voluta estremamente beverina, i suoi profumi intensi di frutti tropicali sono conferiti dall’utilizzo di due luppoli americani in dry hopping.

 

Consigli per i gestori di locali

Mi sento di consigliare ad un gestore di dare molta importanza ai dettagli perché contribuiscono a valorizzare il prodotto che serve. Dalla pulizia dell’impianto a quella più corretta per i bicchieri. Dallo spendere un minuto in più per una giusta spillatura della birra alla scelta del luogo più adatto per stivare il prodotto. L’ideale infatti sarebbe una cella frigorifera ma può essere sufficiente un luogo non troppo caldo e che non abbia sbalzi di temperatura.