Dalla Baviera, ma anche da tutta la Germania e dall’Austria arrivano in Italia birre cariche di storia e tradizione. Sono stili classici, che confermano sempre una grande capacità attrattiva. L’innovazione è comunque parte integrante delle aziende produttrici
di Giuliana Valcavi
Il mercato italiano è particolarmente importante per l’export dei birrifici tedeschi. Il nostro Paese importa dalla Germania quasi 2 milioni di ettolitri di birra all’anno. In pratica, una birra straniera su quattro bevuta in Italia è tedesca. Quindi, seppure nel corso degli anni l’import dalla Germania abbia registrato un calo, facendo scivolare il Paese al secondo posto dopo il Belgio tra i mercati di provenienza, da noi le birre tedesche sono riconosciute per la loro eccellenza dal punto di vista qualitativo. Ma non basta per il futuro di questi prodotti. I quali, come indicano i nostri intervistati, devono anche puntare su una comunicazione mirata che valorizzi queste birre presso i giovani in particolare, spesso ‘distratti’ da una ricca produzione artigianale e da altre birre d’importazione. Nel contesto generale delle birre tedesche, un ruolo a sé lo giocano le bavaresi, segnate in modo ancora più particolare da tradizione e autenticità. Anche in questo caso trapela la necessità di un’adeguata comunicazione, ma non solo. C’è chi parla anche di rivisitazione degli stili in funzione di nuove tendenze di gusto e di innovazione nel marketing e nei servizi, accennando anche all’importanza della formazione dei partner commerciali. Inoltre, assimilabile all’import dalla Germania, quello dall’Austria, di dimensioni ovviamente molto più ridotte, ma sempre considerato di prestigio e qualità.
«Servono programmi e investimenti per coinvolgere i giovani consumatori»
Luca Venturi, direttore vendite Italia di Bitburger Braugruppe
Il consumatore italiano è legato alla tradizione birraia tedesca e le birre tedesche sono riconosciute come birre eccellenti dal punto di vista qualitativo. Servono però programmi e investimenti per arrivare a coinvolgere i nuovi e giovani consumatori che sono più attratti dai pro dotti trendy guidati da forte campagne marketing. Nel mercato attuale non basta avere prodotti di alta qualità, ma bisogna anche essere in grado di comunicare nel giusto modo e far sì che i nuovi consumatori si affezionino al brand e ritrovino i propri valori in questo brand. Questa secondo me sarà la grande sfida per i birrifici tradizionali tedeschi. Ad esempio, costruire programmi e attività partendo dai punti di forza dei propri prodotti e della propria cultura aziendale par lando degli attuali macrotrend per coinvolgere i consumatori e farli affezionare ai brand (qualità delle materie prime, qualità nei processi produttivi, sostenibilità, inclusività, worklife balance). Noi stiamo cercando di puntare sulla formazione legata ai prodotti e al servizio degli stessi, sia per i nostri dipendenti che per i nostri partner commerciali. Questo deve poi essere trasferito sui punti di consumo in modo che i nostri clienti siano i nostri migliori ambassador.
«Una parte crescente di consumatori esprime un ritorno a gusti classici che il mondo tedesco offre con un ampio spettro di prodotti»
Luca Giardiello, amministratore delegato di Warsteiner Italia
Stiamo assistendo a un rilevante ritorno di interesse verso stili cardine del mondo tedesco quali Hell e Pils. Una parte crescente di consumatori, infatti, di fronte a un’offerta sempre più ampia di gusti e di sperimentazioni, esprime un desiderio di ritorno a gusti classici, ma di grande qualità, che il mondo tedesco offre con un ampio spettro di prodotti. È comunque importante che le birrerie tedesche da parte loro, oltre a continuare a garantire competenza e qualità nel rispetto dei valori e della tradizione, sappiano innovare, ad esempio, a livello di servizio e di comunicazione, ma anche di prodotto e di marketing, per poter coinvolgere anche nuovi target e le generazioni più giovani, per essere contemporanei, intercettare ed entrare a far parte delle nuove tendenze e modalità di consumo. Warsteiner Italia negli anni si è focalizzata nel costruire un portfolio prodotti ampio di birre tedesche, dalle Pils alle specialità bavaresi, con i marchi Warsteiner, Koenig Ludwig Schlossbrauerei Kaltenberg e Oberbraeu, ma non solo. Portiamo in Italia anche le birre belghe d’abbazia a marchio Pater Linus, l’inglese Thwaites e la neoarrivata gamma di IPA irlandesi del birrificio artigianale Rye River Brewing Co. Grazie a una gamma di prodotti ampia e profonda i nostri clienti professionali possono attrarre diverse tipologie di consumatori e soddisfare la loro ricerca di nuovi stili birrari proponendo novità in ter mini di prodotto. Fare leva sulla diversità e ampiezza d’offerta a qualità costante è senz’altro un vantaggio competitivo per ogni gestore che sceglie le birre del Gruppo Warsteiner. Inoltre, la nostra sempre maggiore presenza come partner e sponsor di eventi artistici e gourmet ci porta a esser sempre più riconosciuti come riferimento di tutti coloro che vogliono bere e mangiare bene. I punti di consumo possono senz’altro far leva su questo tipo d’azione, dialogando con noi per creare abbinamenti tra birra e cibo e intrattenimento. Infine, abbiamo lanciato oramai 18 mesi fa la piattaforma digitale www.warsteinerlovers.it che funge da collegamento tra la nostra community di appassionati di birra e i locali per aumentarne la reciproca conoscenza e sviluppare promozioni digitali, che poi diventano fisiche all’interno del punto di somministrazione.
«Cerchiamo di inserire in gamma nuovi stili rivisitati»
Egon Beck Peccoz, amministratore delegato di Kühbacher
Parlare di birra significa spesso parlare di Baviera: tradizione e autenticità produttiva sono il fiore all’occhiello per gli antichi produttori artigiani bavaresi. Le classiche birre Helles, Weissbier o Dunkel sono sempre più apprezzate nel mercato italiano, dove i consumatori sono sempre più attenti alla ricerca di gusti unici e di alta qualità. Nonostante il mercato italiano sia già molto competitivo con una vasta gamma di birre locali, nazionali e internazionali, le birre bavaresi trovano spazio offrendo prodotti di alta qualità e comunicando in modo efficace i valori e la storia delle birre stesse. Per quanto ci riguarda, il claim “la birra bavarese dal cuore italiano” ci ha permesso fin dall’inizio di raccontare la nostra unica e antica storia birraia bavarese e di famiglia italiana. Incrociare queste tradizioni con iniziative sociali e di marketing dedicate al mercato Horeca si stanno dimostrando efficienti per permetterci di valorizzare sempre di più brand e prodotti. Credo che i birrifici bavaresi debbano cercare di distinguersi sul mercato italiano mantenendo sempre la loro qualità e autenticità e comunicando in modo innovativo e coinvolgente attraverso i diversi canali di marketing a disposizione, senza mai perdere la direzione dettata dalle innovazioni e dalle mode dei gusti dei consumatori. Magari trovando anche nuovi argomenti di comunicazione. L’attenzione dei giovani è sempre più concentrata sull’aspetto energetico: la nostra produzione è completamente indipendente, utilizziamo solo fonti rinnovabili (biogas, cippato ed energia solare). Infine, un’attenzione ai prodotti. Studiamo quotidianamente i gusti dei consumatori, cercando di inserire in gamma nuovi stili rivisitati grazie alle capacità dei nostri mastri birrai, rendendo quindi beverini e naturali anche i prodotti più lontani dalle classiche tipologie delle birre della Baviera.
«Le birre della Franconia come la Kellerbier o la Zoigl vanno senza dubbio ad arricchire il mercato italiano della birra»
Chris Heinze, responsabile marketing del birrificio Kulmbacher
Le birre bavaresi prodotte secondo il decreto sulla purezza risalente al 1516 godono di un grande apprezzamento in Europa, soprattutto in Italia, nel frattempo diventato un Paese di estimatori della birra, che rivela una passione per la tradizione e la cultura birraria bavaresi. Le prime Weißbier bavaresi sono giunte sul mercato italiano più di trent’anni fa. Oggi sono particolarmente richieste le birre chiare, come la nostra Mönchshof Hell. Nella regione della Franconia, situata a nord della Baviera, questa cultura birraria si ritrova in particolare in oltre 360 birrifici, una densità che data l’esigua superficie della regione non ha eguali in Europa. Ecco perché le birre della Franconia come la Kellerbier o la Zoigl vanno senza dubbio ad arricchire il mercato italiano della birra”. Ma non è solo una questione di prodotti. La cultura birraria viene trasmessa anche con feste e iniziative che possono rappresentare un’importante promozione delle birre bavaresi. Più di vent’anni fa siamo stati uno dei primi birrifici a portare la nostra cultura birraria da Kulmbach a Misinto, un piccolo centro alle porte di Milano, con la Misinto Bierfest, dove si possono gustare ben otto birre diverse, tutte prodotte rispettando rigorosamente il decreto sulla purezza bavarese, accompagnandole con piatti tipici della Franconia, come Bratwurst e crauti, e un Brezn appena sfornato.
«Un rapporto più stretto con i distributori regionali e le loro reti di vendita ci permetterà di far diventare i punti di consumo dei veri e propri partner/ambassador»
Luca Cotardo, area sales manager Italy Brau Union Export GmbH & Co KG.
Con una grande varietà di tipologie e grazie all’alta qualità nella produzione, le birre austriache hanno sempre un grande potenziale nel mercato italiano, che si rivela in continua evoluzione verso prodotti di sempre maggiore qualità e legati alle tradizioni. Ci aspettiamo quindi un’ulteriore crescita anche in futuro, sia prossimo che a lungo termine, soprattutto nel settore della birra in fusti. Il consumatore vuole da una parte una birra gustosa, ma facile da bere, e si aspetta soprattutto una qualità costante ed eccellente, come le birre austriache di lunga tradizione sanno garantire. Dall´altra parte, è spesso alla ricerca di innovative tipologie per provare nuovi gusti. Le birrerie in Austria, grazie alla loro storia, possono offrire una grande gamma di birre tradizionali, ma anche innovative, andando incontro proprio a questa tipologia di esigenza. Le nostre birre hanno potenzialità non solo nel nord Italia, dove attualmente sono più presenti e conosciute, ma presentano grandi opportunità anche nel centro e sud Italia. Inoltre, una presenza più costante e un rapporto più stretto con i distributori regionali e le loro reti di vendita ci permetterà di far diventare i punti di consumo dei veri e propri partner/ambassador dei nostri marchi in Italia, anche grazie a progetti di formazione sui prodotti, visite negli stabilimenti e a materiali di visibilità e servizio da mettere a loro disposizione.
«C’è un grande potenziale per i birrifici austriaci, anche quelli di medie dimensioni, per affermarsi sul mercato birrario italiano»
Beate Tischberger, export manager di Ottakringer Brauerei GmbH
Le Lager austriache sono state a lungo all’ombra della Germania, ma il piacere della birra va ben oltre la Baviera o l’Oktoberfest e la qualità e la varietà delle classiche Lager chiare sono molto elevate in Austria. Quindi, c’è ancora un grande potenziale per i birrifici austriaci, anche quelli di medie dimensioni, come Ottakringer, per affermarsi sul mercato birrario italiano. La qualità viene prima della quantità ed è questo che il consumatore italiano, attento al piacere, apprezza particolarmente. La tradizione birraria nel rispetto della legge sulla purezza, l’utilizzo delle migliori materie prime e il controllo permanente della qualità sono le nostre priorità. La sorprendente varietà delle nostre Lager equilibrate, non filtrate e prodotte anche con ingredienti biologici, è altrettanto convincente per i consumatori italiani.
Siamo un birrificio nel cuore di Vienna, di cui ci consideriamo parte, e apriamo le porte a festi val della birra, tour del birrificio ed eventi nelle nostre sedi, offrendo ai consumatori meravigliosi punti di contatto con il nostro marchio e le nostre birre. Inoltre, siamo importanti partner di cooperazione in occasione di grandi eventi e vogliamo essere presenti ovunque si possano vivere emozioni. I nostri partner di lunga data nella gastronomia viennese ci permettono anche di essere il perfetto accompagnamento della birra alla cucina classica viennese o di essere presenti sulla scena nei locali alla moda. Molti italiani amano Vienna quindi è ancora più bello poter ritrovare le birre Ottakringer in Italia!
«Investiamo nella formazione dei partner italiani: meglio conoscono la nostra realtà e meglio possono valorizzare il nostro prodotto con il marketing più autentico che ci sia, ovvero il contatto personale» Hirterbier
La tradizione birraria austriaca è nota a livello europeo per la qualità dei prodotti, specialmente dei birrifici tradizionali come il nostro, e le prospettive delle birre austriache in Italia sono, secondo le nostre stime, positive anche per i prossimi anni. Il consumatore italiano sa apprezzare il prodotto artigianale come il nostro anche perchè il birrificio Hirter lavora sul territorio italiano con aziende a conduzione familiare che sanno trasferire i valori principali della Hirter, come la qualità dei prodotti, i metodi di produzione tradizionali, la catena di approvvigionamento con fornitori locali nazionali. La nostra politica commerciale migliore in Italia è la stretta collaborazione con i nostri distributori locali che conoscono il territorio e l’ambiente Horeca. Ogni anno investiamo nella formazione ad hoc dei nostri partner italiani: meglio conoscono la nostra realtà e i nostri metodi produttivi e meglio possono valorizzare il nostro prodotto sul mercato italiano con il marketing più autentico che ci sia, ovvero il contatto personale.