Un’attenta ricerca ha consentito a Brewrise di ampliare e diversificare la propria offerta, con interessanti referenze provenienti da oltreoceano
Nel portfolio Brewrise sono presenti diversi birrifici statunitensi che arricchiscono l’offerta mantenendo la complementarietà tra i diversi stili e provenienze. L’attenzione di Brewrise si è focalizzata sulla ricerca di produttori unanimemente riconosciuti nel mondo brassicolo per essere ciascuno pioniere e leader nell’ambito di stili completamente diversi tra loro. Founders Brewing Co., il celebre birrificio di Grand Rapids, Michigan, ha costruito il suo successo su un’ampia varietà di stili ma deve la sua esplosione soprattutto ad All Day IPA, la session IPA per eccellenza, creata dal birraio Jeremy Kosmicki nel 2009 per ritrovare la bevibilità che in quegli anni le IPA americane stavano perdendo a favore di note aromatiche ed amaricanti spesso estreme. Una delle più grandi storie di successo della birra craft nell’ultimo decennio che oggi viene riproposta in una veste nuova con l’ultima release All Day Vacay, una Session Wheat Ale. Mantenendo lo spirito originale, Founders ha saputo trovare la giusta combinazione di malto d’orzo, frumento e scorza d’arancia amara: bevibilità e complessità, da sempre il focus di All Day.
Se si parla di birra americana, la mente ci porta subito in Colorado con Oskar Blues, il primo birrificio americano a proporre la sua intera gamma in lattina, ormai quasi vent’anni fa; cavallo di battaglia del birrificio è sicuramente Dale’s Pale Ale, un’american pale ale più complessa, alcolica e amara rispetto ad altri esempi dello stile, che quest’anno sarà riproposta nella rivisitazione più alcolica la Double Dale’s Imperial IPA. Sempre in Colorado e precisamente a Boulder troviamo Avery, un marchio conosciuto per le sue birre che sfidano stili e categorie prestabilite. Birre americane che uniscono la tradizione e l’esperienza del vecchio continente all’ingegno, alla creatività e all’audacia made in USA, guidate dall’emblematica White Rascal, un’autentica witbier, sapientemente speziata con coriandolo e Curaçao, più secca e scorrevole delle controparti belghe.
Spostandosi in Florida, invece, a Tampa, troviamo Cigar City Brewing, sin dalla sua nascita meno di 15 anni fa costantemente nella top 10 dei migliori birrifici al mondo. La sua Jai Alai, dedicata a uno sport tradizionale, è un’american IPA divenuta ormai un’istituzione e il motivo è semplice: bevibilità estrema, retrogusto secco e pulito, tenore alcolico importante, ma per nulla invadente. Un must riproposto dal birrificio anche nella versione a basso contenuto alcolico e calorico con il nome di Jai Low.
Dal nordovest degli USA, le birre di Deschutes, Oregon, hanno sempre ricoperto un ruolo di primo piano nel movimento delle birre craft; ancora oggi, le sue specialità entusiasmano gli appassionati di tutto il mondo. Il birrificio ha costruito il suo successo su uno stile meno modaiolo: la sua birra più conosciuta, infatti, è Black Butte, un’american porter prodotta per la prima volta nel 1988, un vero pilastro e un punto di riferimento dello stile che rappresenta, tanto da essere riproposta anche in una serie di limited release celebrative e da invecchiamento.