Chouffe e Birrerie, ovvero Choufferie. Il ‘Loyalty Program’ di Chouffe conquista anche l’Italia. Una partnership speciale fra gli esercizi pubblici e il brand belga. È già un successo
Cosa mai sarà una Choufferia? Il nome nasce dalla fusione dei termini ‘Chouffe’ e ‘Birreria’ e si riferisce a un progetto molto importante del brand brassicolo Chouffe, un’iniziativa, detta “Loyalty Program”, attraverso la quale Chouffe ha iniziato a instaurare partnership esclusive con alcuni locali che devono avere e rispettare alcuni requisiti imprescindibili, così da essere conformi con le linee guida predisposte dalla casa madre in Belgio. L’obiettivo dell’intero programma, avviato in Italia nel 2023 e già consolidato in altri Paesi come Olanda, Francia e lo stesso Belgio, è quello di realizzare ambienti caratteristici e divertenti a tema Chouffe, dove poter dare vita a esperienze coinvolgenti per i consumatori e accrescere, al contempo, la visibilità e l’awareness del marchio, consolidando le relazioni con i clienti del canale Horeca.
Medail Birreria Gastronomica di Bardonecchia – TO
Old Pub Pizzeria Albachiara di Sermide – MN
Indica Cocktail Bar di Modena
XI Comandamento di Ferrara
Mastro Birraio di Cesena
Mon Cafè Birreria e Beershop di Lanciano – CH
John Cabot Pub di Roma
Al Vecchio Mulino Club di Genzano di Roma RM
Highlander Pub di Cava de’ Tirreni – SA
BRASSERIE D’ACHOUFFE
Nella suggestiva Valle delle Fate, in Belgio, verso la fine del 1970, i cognati Pierre Gobron e Chris Bauweraerts decisero di concretizzare la loro passione: produrre birra! Così, dopo una piccola lavorazione avviata nel garage della suocera di Chris, nell’arco di pochi anni, il Birrificio D’Achouffe, ampliò i suoi spazi e, nel 1986, i due soci acquistarono la fattoria dove, da qualche tempo, producevano l’amata birra. I consensi da parte dei consumatori crebbero a dismisura e in parallelo agli ettolitri di birra che, nel 1992, arrivarono a 5.000! All’epoca la produzione comprendeva solo bottiglie da 75cl e fusti da 20 l; finalmente, nel 2009 apparvero anche le bottiglie da 33cl. Ma… qual è il significato del nome Chouffe e degli gnomi che compaiono sulle etichette? Il termine ‘Chouffe’, come hanno sempre raccontato i due fondatori, non ha nessun senso. È un termine un po’ storpiato e pronunciato per caso da un amico di Chris mentre ingoiava un boccone di cibo! L’idea degli gnomi, invece, nasce dal voler legare la produzione della birra non esclusivamente alle abbazie ma a un qualcosa di magico, una ricetta trovata in un libro di incantesimi o il frutto di divertenti avventure. Così Chris, dopo aver visto un acquarello nel quale era raffigurato uno gnomo che osservava una fattoria, nascosto tra ciuffi d’erba d’alta, pensò che il simpatico personaggio, assieme ad altri amici, potesse essere il testimonial adatto per le birre.
Questione d’atmosfera
Qualità delle birre, convivialità e tradizioni, ma quali sono i requisiti che il locale deve avere per essere, a tutti gli effetti, una Choufferia? Il primo elemento da valutare è l’atmosfera, che deve essere accogliente, calda e allegra, in pieno stile Chouffe. Altra caratteristica essenziale è la presenza di almeno due birre alla spina e due referenze in bottiglia della gamma Chouffe. Infine, è necessario essere disponibili a organizzare almeno una festa Chouffe all’anno. Tutti i locali che rispondono a questi criteri e sono interessati al progetto possono sottoporre una richiesta formale all’azienda tramite il referente commerciale di area. Nel momento in cui la candidatura viene presa in esame e accettata, segue la consegna di tutta l’attrezzatura per compiere ufficialmente la trasformazione in Choufferia: una tap tower brandizzata, materiale di visibilità esclusivo e un kit per organizzare feste speciali: gli Chouffe Party. In aggiunta, il brand ambassador di Birrificio del Ducato (che dal 2022 è distributore ufficiale dei marchi del Gruppo Duvel Moortgat) si occuperà poi in corso d’opera di fornire la formazione adeguata sul mondo Chouffe al publican e allo staff del locale.
BIRRIFICIO DEL DUCATO
Nel 2007 a Roncole Verdi di Busseto (Pr), il paese natale di Giuseppe Verdi, si aprono le porte del Birrificio del Ducato. Un’importante realtà che ha saputo valorizzare al meglio la lunga tradizione territoriale della provincia di Parma, tanto da classificarsi, nel giro di pochi anni, come il Birrificio italiano più premiato al mondo con oltre 100 riconoscimenti. Notevoli risultati ottenuti grazie a una ricerca scrupolosa di materie prime, ‘ingredienti’ che si intrecciano a una lavorazione rispettosa che porta alla produzione di birre invitanti, equilibrate e piacevoli da bere, frutto anche di metodi all’avanguardia e di un sistema automatizzato. In più, Birrificio del Ducato si avvale di un laboratorio interno che esegue analisi microbiologiche, chimiche e sensoriali, oltre alla decisione di non filtrare o pastorizzare le birre per preservare le caratteristiche organolettiche delle materie prime. Premi e riconoscimenti – come la doppia vincita a Birrificio dell’Anno nel 2010 e nel 2011 – hanno incrementato la fama del Birrificio che, da sempre, ha l’obiettivo dell’alta qualità. Forte del suo valore e dopo l’apertura della nuova sede a Soragna, nel 2016 la famiglia belga Moortgat acquisisce il 35% delle quote, nel 2018 il 70% e, nel 2020, il 100%. Oggi, Birrificio del Ducato si collocata tra le realtà brassicole le cui birre risultano essere le più richieste dal mercato italiano, dal mercato internazionale e dai beerlovers.
È qui la festa!
Tra i punti fondamentali dell’intero progetto c’è quello dell’organizzazione dei party, poiché consentono di coinvolgere appieno i consumatori, rendendoli protagonisti, assieme allo gnomo Marcel, simbolo del brand, del mondo Chouffe, regalando loro un’esperienza speciale. Con un cappellino da gnomo e un calice di Chouffe in mano, prende vita la magia di un evento indimenticabile. L’attività di comunicazione, sia offline (locandine cartacee), sia online (social media), diventa basilare per promuovere non solo l’evento, ma anche la partnership fra il brand e il locale che ha deciso di aderire all’iniziativa. Avere il consumatore finale fra i focus principali e parte attiva dell’intero progetto rende rilevante l’organizzazione frequente di questa tipologia di eventi. Per questa ragione, può essere interessante sottolineare che non è indispensabile avere il titolo di Choufferia per preparare uno Chouffe Party, ma è necessario che il locale abbia un’offerta adeguata di birra Chouffe con il relativo materiale di visibilità. Basterà quindi che il publican prenda accordi con il proprio distributore il suo referente commerciale di zona per ricevere il kit con tutto l’occorrente: bicchieri, bandierine, cappelli da gnomo e altri gadget messi a disposizione per dare il via alla festa.
DUVEL MOORTGAT
Quella della famiglia Moortgat è una lunga storia, iniziata nel 1871 per mano di Jan-Leonard Moortgat e della moglie, quando crearono il loro birrificio a Puurs-Sint-Amands, in Belgio. L’attività, successivamente, passò ai figli Albert e Victor che contribuirono in maniera consistente a produrre la birra oltre a darle il nome. Dopo la Prima Guerra Mondiale, proprio Albert Moortgat produsse una birra seguendo l’amato
‘stile inglese’, chiamandola, per celebrare la fine del conflitto bellico, Victory Ale. Si narra che assaggiando la birra, un amico di famiglia, abbia commentato: “Questa
è un vero Diavolo (Duvel)”. Un’affermazione forte ma avvincente, tanto da utilizzare dal 1923 il nome Duvel sulle etichette. Oggi, con la quarta generazione della famiglia Moortgat al comando, le birre Duvel Moortgat sono riconosciute a livello internazionale come standard per le birre speciali rifermentate in bottiglia e sono sinonimo di qualità ed eccellenza, frutto di attente selezioni delle materie prime pure e dell’utilizzo dello stesso ceppo di lievito dal 1918.