9 italiani su 10 hanno acquistato la “bionda” più amata. La 2ª edizione del Centro Informazione Birra (CIB) di AssoBirra mostra una fotografia aggiornata del settore, sancendo il legame indissolubile tra italiani e birra. 9 italiani su 10 hanno acquistato birra nell’ultimo mese. Un dato che attesta il ruolo della birra quale bevanda principalmente da pasto, sempre più versatile e adatta a una molteplicità di occasioni di consumo.
A dirlo è la 2ª edizione del Centro Informazione Birra, fotografia trimestrale del settore birrario italiano targata AssoBirra, in collaborazione con la società di ricerche BVA Doxa, basata sull’ascolto di consumatori e brand, della filiera e di AssoBirra stessa. Al netto delle nuove abitudini di consumo, dunque, la birra rimane una costante nelle scelte di acquisto degli italiani.
Birra e convivialità
Seppur l’abbinamento con la pizza vada per la maggiore (94% degli intervistati), la “bionda” più amata è al centro anche di degustazioni in abbinamento a cibi come formaggi (69%), aperitivi prima di pranzo o cena (66%) o in accompagnamento a piatti della cucina mediterranea (66%). La birra si conferma sinonimo di convivialità, adatta a qualsiasi occasione (86%) e favorisce la socializzazione (86%). Il gusto rimane il principale driver di scelta (38%) in particolare per la metà dei giovani dai 25 ai 34 anni (48%), seguito dal legame della birra con la tradizione (22%) e dalla connessione che ha con il territorio (16%).
E-commerce e consapevolezza in crescita
In uno scenario come quello odierno il ricorso al digitale si fa sempre più forte. Cresce il numero di italiani che acquistano birra online (19%): di questi, 1 su 4 dichiara di aver iniziato a utilizzare il canale e-commerce proprio durante il primo lockdown. Tra i vantaggi dell’acquisto in rete, la possibilità di informarsi più approfonditamente (69%) e di disporre di più varietà di birra (43%). A crescere è anche la consapevolezza e l’attenzione nella scelta da parte dei consumatori: in base al colore (55%), alla provenienza (47%), alle caratteristiche (37%) e allo stile (30%).
Parola ai distributori – Italgrob
«L’allentamento delle misure in estate sembrava aver regalato una boccata d’ossigeno al settore, ma non è stato così per tutti – afferma Dino Di Marino, Direttore Generale di Italgrob –. I distributori hanno continuato ad accumulare perdite nelle grandi città. Un’analisi di TradeLab stima una perdita Horeca di circa 35 miliardi. Con circa il 40% del fatturato dei distributori beverage, la birra gioca un ruolo vitale. Parafrasando il dato di TradeLab, anche il mercato della birra nella distribuzione nel comparto Horeca potrebbe sprofondare del 45%. Se poi il lockdown dovesse diventare nazionale, il tracollo sarebbe totale».
Un’azione congiunta di sistema
«La ripartenza non sarà semplice – prosegue Di Marino. – Occorrono piani di rilancio eccezionali e interventi strutturali. In altre parole: un grande sforzo collettivo, con le istituzioni in prima linea. Come Italgrob, auspichiamo un coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, anche perché soltanto con piani e progetti comuni potremmo intercettare le risorse del Recovery Fund e indirizzarle laddove servono realmente. Ad esempio, condividiamo pienamente il lavoro portato avanti da AssoBirra per richiedere una riduzione delle accise sulla birra: siamo convinti che potrebbe senz’altro essere uno degli strumenti da mettere in campo per sostenere il canale Horeca e incentivare, al contempo, anche il consumatore finale».
L’impegno di AssoBirra
«Oggi l’immenso patrimonio rappresentato dalla filiera birraria è messo a repentaglio. Occorre agire in maniera immediata con iniziative che siano di supporto concreto per fronteggiare in tempi rapidi la situazione di crisi che stiamo attraversando – afferma Andrea Bagnolini, Direttore Generale di AssoBirra. – Come AssoBirra, stiamo promuovendo già da diversi mesi un forte confronto con tutta la filiera e le associazioni di categoria del comparto beverage. E, nel dettaglio, chiediamo un intervento strutturale di riduzione delle accise che possa assicurare una boccata d’ossigeno a produttori, distributori, pubblici esercizi e persino consumatori. Oltre a interventi straordinari specifici e immediati per il canale Horeca».
Andrea Bagnolini, Direttore Generale di AssoBirra