Sluzione Tasse: legge di bilancio 2022

Nuova Sabatini, abolizione dell’Irap (non per tutti), revisione dei crediti d’imposta Industria 4.0, rimodulazione del Patent Box e nuovi incentivi per le aziende in crisi: queste le principali misure e novità della Legge di Bilancio 2022.

Nuovi fondi per le imprese che intendono fare investimenti: dalla Nuova Sabatini sono previsti 900 milioni di euro dal 2022 al 2026, mentre per il Fondo di Garanzia ulteriori 3 miliardi fino al 2027. Ma cosa cambia davvero con la Legge di Bilancio 2022? Per quanto riguarda la Nuova Sabatini, ovvero l’incentivo per gli investimenti in beni strumentali, torna a quote. Quindi non si può più beneficiare dell’erogazione in un’unica tranche per tutti gli investimenti, ma solo per quelli sotto una certa soglia. Per il Fondo di Garanzia, invece, la Legge di Bilancio 2022, riduce i prestiti all’80% della garanzia, fino a 30mila euro. Questo fino al 30 giugno 2022.

Irap e Legge di Bilancio 2022: per quali soggetti è abolita?

Modifiche anche per l’Irap: previsto un taglio con la Finanziaria 2022. Con la nuova Manovra si avvia un percorso che porta al taglio dell’Irap. A beneficiare fin da subito sono le ditte individuali, gli autonomi e i professionisti per le quali è prevista l’abolizione dell’Irap. La misura riguarda più di 835 mila contribuenti e verrà finanziata attraverso lo stanziamento di 1 miliardo nel 2022 e di 1,2 miliardi dal 2023.

Patent Box e Legge di Bilancio 2022: aumento dell’incentivo e alcune esclusioni

La Manovra apporta modifiche anche al regime del Patent Box. Le novità riguardano:
– innalzamento dell’incentivo dal 90% al 110%;
– esclusione dai beni agevolabili i marchi di impresa;
– limitazione dell’incentivo solo ai brevetti e agli beni giuridicamente tutelati.
Viene eliminato anche il divieto di cumulo tra il credito d’imposta derivante dal Patent Box e quello per la Ricerca e Sviluppo. Per far fronte a questa limitazione viene previsto un periodo di regime transitorio per evitare incomprensioni di applicazioni del caso.

Investimenti 4.0 e per internazionalizzazione: incrementi o proroghe?

Incrementate le risorse a disposizione a sostegno delle imprese che intendono investire ricerca e sviluppo, transizione ecologica e innovazione tecnologica grazie alla conferma dei numerosi crediti d’imposta a disposizione. Una misura importante per sostenere la crescita e accrescere la competitività delle imprese italiane nel mercato ormai internazionale. Restando nell’ambito internazionale vengono incrementate anche le risorse a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese.

100 milioni per le aziende in crisi

100 milioni di euro per favorire il prepensionamento dei lavoratori di aziende in crisi e la decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato le figure che andranno a sostituire quelle vecchie. Previste anche agevolazioni per acquisto di immobili da parte delle imprese in crisi.

Più sostenibilità e maggiori fondi a disposizione per transizione ecologica

La sostenibilità e l’ambiente sono ormai i principi cardini su cui si deve fondare ogni processo produttivo. Per tale motivo, presso il Ministero dello Sviluppo Economico viene istituito il Fondo per la transizione industriale, con dotazione di 150 milioni dal 2022. L’obiettivo è quello di incentivare l’adeguamento sostenibile del sistema produttivo, attraverso agevolazioni alle imprese che investono in efficientamento energetico, riutilizzo e impiego produttivo di materie prime e riciclate.

Più apprendistato e meno contributi Inps

Meno contributi e più assunzioni in apprendistato. Previsto lo sgravio contributivo al 100% per tre anni a favore delle micro imprese, fino a 9 dipendenti, che decidono di assumere giovani under 25 con contratti di apprendistato di primo livello (formazione e lavoro).

Quotarsi in Borsa a spese dello Stato

Anche per il 2022 è possibile quotarsi in Borsa per aprirsi al mercato dei capitali e potenziare la crescita dell’impresa grazie alla proroga del credito d’imposta quotazione. Uno sconto del 50% delle spese di consulenza per le piccole e medie imprese che si collocano in Borsa in un paese dell’Unione europea. Rispetto al vecchio credito, il tetto massimo di spesa scende da 500 mila e 200 mila euro.

Legge di Bilancio 2022 e rinvii: cosa è previsto?

Previste anche una serie di rinvii e proroghe. Andando più nel dettaglio, viene rinviata per l’ennesima volta all’1 gennaio 2023 l’entrata in vigore della sugar e plastic tax. Rinviato anche il pagamento cartelle esattoriali, notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022. E proroga di 3 mesi dell’esenzione Tosap/Cosap per esercenti e ambulanti. 3,8 miliardi di euro, infine, per contrastare il rincaro delle bollette e ridurre i costi delle utenze elettriche e del gas. Queste le principali misure a favore delle imprese per il 2022. Un anno di forti cambiamenti, uno scenario che presenta dei pericoli ma anche delle grandi opportunità. Sapere in anticipo quali sono le occasioni migliori e le agevolazioni fiscali è fondamentale per cavalcare il trend del momento e trarne il massimo vantaggio.